Chronicle | Pandemia

58 milioni per le protezioni anti-Covid

Mega-ordine delle aziende sanitarie di Alto Adige e Trentino: un milione e mezzo di tute protettive e 4 milioni di camici. “Dpi per la gestione virus nei prossimi mesi”.
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Foto: Mario Hagen/Pixabay

L’importo alla base della gara, più di 58 milioni di euro, per fare un parallelo è di poco superiore ai 54 milioni che lo Stato investe nei quattro reparti mobili di terapia intensiva da 300 posti da spostare dove serviranno nella prossima evoluzione della pandemia. L’Azienda sanitaria della provincia di Bolzano, assieme all’analoga struttura della provincia di Trento, ha indetto una gara per la fornitura, in un periodo da qui a due anni, di una vasta quantità di dispositivi di protezione individuale anti-coronavirus riservati ai propri medici e operatori sanitari. Sono camici e tute protettive, “dpi - spiega Pierpaolo Bertoli, direttore sanitario di Sabes - che serviranno per la gestione Covid nei prossimi mesi”.

 

Dpi “in quantità” mentre il contagio prosegue

 

Visto che si parla di tute protettive, per il territorio altoatesino e in particolare per il servizio sanitario locale è anche l’occasione di lasciarsi alle spalle le polemiche sull’infausto acquisto dei dpi di fabbricazione cinese, una vicenda raccontata in modo approfondito da salto.bz e che ora tiene banco nella commissione d’inchiesta insediata presso il consiglio provinciale.

Camici e tute protettive, tutti dpi che serviranno per la gestione Covid nei prossimi mesi (Pierpaolo Bertoli, Sabes)

Superata la fase acuta dell’emergenza e delle risposte in tempi rapidissimi, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige prosegue nel reperimento delle risorse utili a gestire la pandemia (che nel vicino Trentino ieri ha fatto registrare 82 nuovi contagi, legati in parte ai focolai nelle aziende della carne, mentre oggi, venerdì 11 settembre, risultano 26 nuovi pazienti positivi in provincia di Bolzano). Dopo il bando per i test antigenici rapidi per rilevare tempestivamente il virus Sars-Cov-2 e bloccare eventuali focolai, Sabes procede ora assieme all’Apss trentina con l’acquisto in quantità delle disposizioni individuali. Lo sforzo è tale da permettere al sistema sanitario regionale di ottenere quanto serve (in base alle previsioni) fino al 2022.

La pubblicazione riguarda un accordo quadro per il periodo dal 15 ottobre 2020 al 15 aprile 2022, relativo a due ordini. Il primo, per i camici, riguarda nel dettaglio la fornitura di 3 milioni e 720.000 “indumenti di protezione individuale da agenti biologici (camici di protezione) non sterili”, al prezzo totale di 22 milioni e 320.000 euro (6 euro al singolo pezzo). Il secondo ordine verte su un milione e mezzo di “tute di protezione per rischio biologico non sterili”, per 36 milioni di euro (24 euro per ciascuna tuta). In totale l’investimento è di 58 milioni e 320.000 euro.

 

Certificazione ISO

 

Nel bando vengono precisati i requisiti di qualità, un elemento divenuto fondamentale nella vicenda dei dpi acquistati da Oberrauch in Cina e offerti all’Azienda sanitaria altoatesina.

“Il produttore o il fornitore (operatore economico) devono avere la certificazione ISO 9001:2015. Si chiede gentilmente si precisare chi ne sia in possesso nella documentazione tecnica”, viene precisato nel portale degli appalti provinciale ad una delle richieste di chiarimenti dei possibili partecipanti.

La scadenza per le offerte è il 23 settembre 2020 alle 12.