Culture | Podcast | Ep 60

„Ein Kulturort für alle Sprachgruppen“

I responsabili delle tre biblioteche bolzanine vedono il nuovo Polo come un luogo di incontro e di cultura per tutti i gruppi linguistici. Alla politica ora il compito di assicurare che ciò avvenga e ai cittadini di 'conquistarne' gli spazi.
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Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Bolzano aspetta il nuovo Polo Bibliotecario ormai da un quarto di secolo. Ma, una volta finito, come lo riempiremo e come lo vivremo questo nuovo edificio? Lo abbiamo chiesto ai direttori e alla direttrice delle tre biblioteche che da vent'anni lavorano insieme al progetto. Loro non hanno dubbi: sarà un centro di incontro e di cultura aperto alla città, per tutti i gruppi linguistici, che avrà bisogno di offrire orari compatibili con i bisogni di chi nel Polo troverà un luogo di studio, di lavoro, di socializzazione, di apprendimento e di coinvolgimento nella vita della città. E anche un libro da prendere in prestito.

  • Valeria Trevisan: "La biblioteca è un luogo dove le persone - senza doversi dichiarare o dover declinare le proprie generalità - possono entrare e occupare uno spazio per ampliare i propri interessi e attivare la loro curiosità". Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Adesso occorre coinvolgere la comunità

    "Delle biblioteche che abbiamo visitato quella che più mi ha colpito è stata quella di Helsinki, Oodi," dice Valeria Trevisan, alla guida della Claudia Augusta dal 2001, in questo concorde con il Presidente della Provincia Arno Kompatscher. "Mi ha colpito il lavoro di coinvolgimento con la comunità - lavoro che probabilmente dovremo anche noi implementare".

    Trevisan si occupa del progetto fin dall'inizio del suo lavoro come direttrice, e non ha dubbi sulla sua importanza per la città, anche per come è stato pensato, sia dall'architetto Christoph Mayr Fingerle, sia dal gruppo di lavoro che da vent'anni collabora alla concezione degli spazi che comprenderanno anche  "studi di registrazione, sale dedicate ai podcast, ad esempio. C'è una dimensione nuova che non è solo dedicata alla lettura".
     

    "La biblioteca ha in sé il germe della contemporaneità e dell'innovazione. Forse è una delle poche strutture pubbliche che può permettersi di anticipare e di offrire la possibilità di sperimentare l'innovazione"


    Dopo il forte scetticismo iniziale Trevisan e gli altri hanno abbracciato l'idea del Centro per l'Autonomia, inserito nel progetto nel 2024. Se l'Eurac vuole far conoscere e documentare la tutela delle minoranze oppure l'autonomia, "serviranno e saranno utili anche i materiali che abbiamo tutti e tre noi come biblioteche", dice la direttrice della Claudia Augusta.

  • Johannes Andresen: “Wir haben vor allem aus dem skandinavischen Bereich, aus dem niederländischen Bereich uns Bibliotheken angeschaut und ihre Konzepte genau studiert und überlegt, was können wir daraus für Bozen mitnehmen, was können wir daraus lernen“. Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Die Kritik, dass Bibliotheken nicht mehr gebraucht würden, wird von allen dreien entschieden zurückgewiesen. „Wenn wir auf europäischer Ebene schauen, dann haben Bibliotheken einen enormen Zulauf“, sagt Johannes Andresen. „Und ich glaube, dass diese Kritik auch häufig von Leuten geäußert wird, die noch ein klassisches Bild einer Bibliothek im Kopf haben. Wir haben uns nicht von diesem Bild einer klassischen Bibliothek leiten lassen, sondern haben moderne, zeitgemäße Bibliothekskonzepte als Vorbild genommen“. 

    Das Zentrum wird ein Ort des Tuns, meint Andresen. „Das sind Themen, die glaube ich, zeitgemäß sind und diesen Ort, den ich nicht mehr unbedingt Bibliothek nennen würde, ausmachen“.
     

    „Ich glaube, in Bozen entsteht durch das Zentrum ein neuer niedrigschwelliger Kultur- und Bildungsort für alle Sprachgruppen und das ist genau das Neue, was das Gebäude ausmachen wird“


    Er betont: Ein solches Gebäude müsse, wie auch seine Kollegen hervorgehoben hätten, möglichst lange und großzügig der Öffentlichkeit, der Bevölkerung zur Verfügung stehen. „Ich glaube, dass wir kein Gebäude in dieser Größenordnung bauen und darauf warten können, dass zu den normalen Öffnungszeiten die Leute kommen!“

    Auch über das Autonomiezentrum ist Andresen optimistisch: „Am Anfang waren wir sehr skeptisch. Aber ich glaube inzwischen, haben wir zusammen das Konzept erarbeitet, aus dem auch ein Mehrwert entsteht, da bin ich fest davon überzeugt“, sagt er.

  • Ermanno Filippi: "Questo progetto ha avuto degli alti e bassi, momenti di grande euforia e di grande attività, poi dei momenti di fiacca... Quando sono stato nominato, nel 2007, abbiamo lavorato molto insieme a chi seguiva il progetto in Provincia, all'architetto Mayr Fingerle; abbiamo fatto una serie di viaggi a vedere altre biblioteche in Italia, all'estero ... È stato un periodo molto interessante e formativo". Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Orari di apertura più estesi possibili

    Il progetto del Polo ha accompagnato anche tutta la vita professionale di Ermanno Filippo alla Biblioteca Civica, che dirige dal 2007. Ora spera soprattutto che la città colga questa straordinaria opportunità. "Ci saranno molte novità rispetto alla biblioteca di tipo tradizionale, con gli spazi gestiti in modo diverso a seconda delle esigenze. Soprattutto vorremmo che i cittadini lo sentissero come uno spazio loro, in cui entrare liberamente, adattando il loro comportamento e modificandolo a seconda di dove si trova".
     

    "È una società complessa, difficile la nostra. Lì vorremmo che il cittadino capisca che quello è uno spazio pubblico che è suo."


    I bibliotecari faranno di tutto perché la biblioteca sia aperta fino alla sera tardi e anche la domenica, ad esempio. "Spero che lo spazio venga usato, che si capisca che è un'opportunità eccezionale per la città in generale. È uno spazio che chi vive qua deve conquistare, occupare e usare", conclude Filippi, che vede alcuni cambiamenti avvenuti in seguito all'inserimento del Centro per l'Autonomia come positivi. "L'ingresso ora che non avviene più dalla scalinata, ma da Via Longon - cosa che rende più semplice l'accesso ai disabili", sottolinea.

  • Die Gäste in Folge 60: 

    Valeria Trevisan, Direttrice della Biblioteca Provinciale Italiana “Claudia Augusta”

    Johannes Andresen, Direktor der Landesbibliothek Dr. Friedrich Teßmann

    Ermanno Filippi, Direttore della Biblioteca Civica C. Battisti di Bolzano

  • Zur Folge - all'episodio:

     

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    Gesamte Serie - la serie completa:     

    In der Streitergasse - Die aktuelle Debatte auf SALTO

  • Questo è il terzo appuntamento dedicato al progetto del Polo bibliotecario di Bolzano. Nel primo articolo abbiamo ripercorso la storia e l’evoluzione dell’edificio; nel secondo abbiamo cercato di chiarire la collaborazione delle Nazioni Unite con il Centro per la documentazione delle minoranze e l'Autonomia che nascerà nel Polo. Abbiamo anche intervistato il presidente Kompatscher sul tema Centro per l'Autonomia/Nazioni Unite. Tutti i link agli articoli sono elencati qui sotto.