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Il “Garagenkönig” di piazza Vittoria

Sarà “l'impero austriaco dei parcheggi” di Johann Breiteneder a gestire per 38 anni il nuovo Park Vittoria. La storia (e gli affari) di Best Parking e Parcheggi Italia.
Breiteneder
Foto: Stefan Csaky/Breiteneder Immobilien Parking
  • Sarà Parcheggi Italia Spa – parte del colosso austriaco Best Parking AG dell'imprenditore viennese Johann Breiteneder – a gestire il nuovo parcheggio interrato di piazza della Vittoria, progetto di 20 milioni di euro il cui inizio lavori è fissato per la metà del 2026. La società che ha vinto il bando quasi quarantennale del Comune di Bolzano ha già in gestione due parcheggi nel capoluogo: il nuovo parcheggio del WaltherPark e lo storico parcheggio di Piazza Walther.

  • Il sogno sfumato delle cooperative

    Il maxi-parcheggio interrato si estenderà su 5 piani. I primi piani verranno destinanti a 232 parcheggi blu (di cui 50 riservati agli abbonamenti per residenti) e 35 posti moto gli ultimi due saranno invece riservati ai box auto per residenti per un totale di 158 posti macchina da 2,9 per 5 metri circa. La discussa opera pubblica era nell’agenda del capoluogo altoatesino dagli anni Novanta, dopo che numerose cooperative nate per questo progetto si erano sciolte, con perdite cospicue per i partecipanti.

    Una delle critiche più forti al progetto da parte dei residenti del quartiere era legata al costo dei box da 2,9 x 5 metri. Secondo stime del Comune, si aggirerebbe tra i 50 e i 65 mila euro, ma che sarà l’azienda vincitrice del bando a decidere – una volta sfumata l’idea, inizialmente circolata nel dietro le quinte del Consiglio comunale, che sarebbe stata una cooperativa di residenti a realizzare il parcheggio. Altro aspetto che ha fatto storcere il naso a molti, tra cui anche il neo assessore Claudio Dalla Ratta, è la durata della concessione, passata da 30 a 38 anni in modo da aumentare di molto i margini di profitto ed ingolosire gli investitori privati. Non è ancora chiaro quanto costerà la concessione: le cifre che circolano parlano di 85 milioni di euro, ma il numero reale verrà dichiarato solo dopo che saranno scaduti i 35 giorni per fare ricorso al bando. 

    Foto: Seehauserfoto
  • Quello di Breiteneder è descritto come un Garagenimperium costruito “auf Beton und Diskretion”, “su cemento e discrezione”, come scriveva nel 2016 die Presse. L’impero della famiglia Breiteneder nasce nel 1976 con una prima autorimessa sotto la Staatsoper di Vienna, grazie all’intuizione del padre, Johann Breiteneder senior, che colse in anticipo il valore strategico del parcheggio urbano in un contesto di crescente mobilità ed era noto con il nomignolo di “Garagenkönig von Wien”. Succeduto al padre scomparso nel 2017, Johann Breiteneder junior è oggi il CEO della holding di famiglia Best in Parking AG attiva nella gestione di parcheggi e infrastrutture per la mobilità urbana. La Best in Parking gestisce circa 88.000 posti auto in 200 parcheggi distribuiti in 41 città tra Austria, Italia, Croazia e altri paesi, con progetti in Albania e Serbia. Breiteneder junior ha mantenuto negli anni una linea di estrema riservatezza, evitando l’esposizione mediatica e preferendo una crescita silenziosa ma costante. La sua visione si fonda su integrazione verticale (progettazione, costruzione, gestione) e innovazione digitale, con investimenti in mobilità elettrica e smart mobility.

  • L'impero dei parcheggi di Breiteneder: Italia, Austria e Croazia – con un occhio sui Balcani. Foto: Breiteneder Immobilien Parking AG
  • Nel 2023 nella società Best in Parking è entrato il fondo d’investimenti australiano Macquarie, come socio di minoranza al 43 per cento. Nello stesso anno, Best in Parking ha acquisito il 100 per cento della società Parcheggi Italia con sede in viale Stazione a Bolzano (capitale sociale vicino ai 6 milioni) precedentemente controllata da una compagine societaria italiana guidata da Andrea Levi e Paolo Andreoli. L’operazione ha permesso al gruppo austriaco di rafforzare la propria rete di parcheggi in Italia, in particolare in città come Milano, Roma, Firenze e, appunto, Bolzano. In coincidenza con tale operazione d’acquisto, costata 103 milioni di euro, la società “madre” ha subito un piccolo contraccolpo, con una perdita di 4 milioni contro gli utili di 9 milioni del 2022 (mentre la Best in Parking ha avuto un utile netto di 2 milioni). 

  • 14,4 milioni di euro di ricavi

    Dal canto suo, la controllata Parcheggi Italia è un vero e proprio colosso nel settore: nel bilancio 2024 ha aumentato il fatturato del 14%, dichiarando ricavi per oltre 14,4 milioni di euro e un utile netto vicino ai 2 milioni, con un margine operativo – e cioè la capacità di generare profitti – altissimo, pari al 31%. Parallelamente, Breiteneder ha diversificato le sue attività nel settore immobiliare e alberghiero con il “The Amauris Vienna”, un boutique hotel di lusso da 50 milioni di euro, e ci sarebbero piani analoghi in altre città. Fino ai primi anni duemila la famiglia Breiteneder controllava anche una piccola centrale elettrica a Mezzaselva, vicino Fortezza, che finì all’interno del caso giudiziario “Stein an Stein”, dal nome della società della viennese Petra Windt che comprò la centrale.

  • I casi di Milano e Bergamo

    È in Lombardia che Parcheggi Italia sta investendo maggiormente in Italia. Il caso dello storico Garage delle Nazioni ha rappresentato uno dei dossier urbanistici più discussi di Milano. La struttura, progettata negli anni ’50 da Antonio Cassi Ramelli e considerata un esempio di architettura moderna del Novecento, è stata al centro di un lungo contenzioso tra Comune, Soprintendenza e la proprietà, la Lombardia Parcheggi, società del gruppo Parcheggi Italia. La società chiedeva di demolire il garage per costruire un nuovo complesso “Hotel Parking” con due torri, una da 14 piani (e sei interrati) e una da 9, progetto che avrebbe comportato una forte trasformazione dell’area di Porta Romana. La Soprintendenza impose un vincolo di tutela architettonica, ritenendo l’edificio di valore storico e urbano, ma il Tar Lombardia annullò il vincolo e il Ministero della Cultura fece ricorso al Consiglio di Stato. Nel settembre 2024 il Comune di Milano ha stoppato il progetto.

    A Bergamo, il gruppo Parcheggi Italia – tramite la controllata Bergamo Parcheggi (90% Parcheggi Italia, 10% ATB Mobilità) – gestisce il nuovo parcheggio di via Fara nella Città Alta, aperto nel maggio 2024 dopo un cantiere durato vent’anni e spesso contestato. Il primo bilancio completo della società, chiuso al 31 marzo 2025, ha registrato una perdita di 121 mila euro a fronte di un fatturato di circa 4,1 milioni, appesantito da costi operativi e oneri finanziari dovuti a un indebitamento di 14,6 milioni. I ricavi derivano principalmente da due fonti: la sosta a rotazione (1,2 milioni di euro in otto mesi) e la vendita in concessione novantennale di posti auto (2,9 milioni). Quest’ultima voce, tuttavia, non è ripetibile, motivo per cui la società punta ora ad aumentare l’uso quotidiano del parcheggio, ancora sottoutilizzato nei giorni feriali.