Chronicle | Dal blog di Monica Magi

Il tormentone d'autunno

Grazia si, Grazia no, Grazia forse.
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Grazia si, grazia no, grazia forse: ormai è diventato il tormentone d’autunno. Non fosse la vicenda già di per sé abbastanza grottesca, anche Marcello Dell’Utri ha voluto dare il proprio apporto: durante la trasmissione Virus  l’ex senatore del PDL ha fatto sapere, in merito alla grazia di Berlusconi, che “i figli l’hanno chiesta”. Tempo zero naturalmente e’ arrivata la smentita da parte di Niccolò Ghedini e dal Quirinale.

Ora si sa che per conquistare uno spazio mediatico ci voleva un mistero. La grazia per la condanna a quattro anni per frode fiscale inflitta a colui che ha governato la maggior parte degli ultimi vent’anni, era già un argomento ghiotto. Ma  la grazia narrata dall’ex braccio destro dello stesso Berlusconi, doveva apparire irresistibile; deve essere stato il ragionamento di Nicola Porro. Diversamente non si capisce per quale motivo far risorgere un ex senatore, politicamente ridotto ad una larva. Benché il trattamento di assoluto favore riservato ad un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, possa suscitare perplessità più che legittime, bisogna riconoscere che da un punto di vista mediatico l’operazione è perfettamente riuscita. Così come un politico navigato quale è Dell’Utri sa bene che affermazioni e smentite sono semplicemente geniali, una leva fondamentale dal lato della comunicazione. Non trascorrono infatti nemmeno ventiquattro ore ed è lo stesso Dell’Utri ad ingranare la retromarcia; si arrabbia e veste i panni dell’offeso: “non ne so nulla della grazia, mi è stato teso un trappolone”. Ecco così la colpa è del solito talk show, caratterizzato dalla ripetizione delle solite cose, nella solita par condicio fra verità e bugia. Non è commovente?