Chronicle | SFScon

E' giunto il tempo dell'innovazione

Si è concluso ieri al NOI Techpark l'SFScon, la convention europea del software libero, che si conferma un'importante incontro internazionale come luogo d'innovazione
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Techpark
Foto: Domenico Nunziata

In questo articolo per la nostra abituale rubrica avevamo già illustrato quali sarebbero stati i punti salienti e i momenti importanti dell'SFScon, la South Tyrolean Free Software Conference svoltasi ieri 10 novembre, una delle convention sul software libero più importanti del Vecchio Continente, che è riuscita a travalicare i confini della Mitteleuropa, per ospitare attori importanti del calibro di Danese Cooper, programmatrice americana a capo della sezione "open source" di PayPal, l'azienda che ha rivoluzionato i metodi di pagamento online, per arrivare a ospiti proveninenti dalla Russia ma anche dal Regno Unito.

 

Come già detto, la conferenza si è tenuta al NOI Techpark di Bolzano, il nuovo polo di ricerca e sviluppo dell'Alto Adige, di cui presto si aprirà una sede anche a Brunico. La location non potrebbe essere delle migliori, come dice Patrick Ohnewein, coordinatore del settore automazione e tecnologie dell'informazione della IDM, nonché padrino e presentatore di SFScon. "Time has come" - è giunto il tempo, dice Ohnewein. "La nostra comunità stra crescendo sempre di più ed è destinata a crescere". Seguono poi accenni agli importanti finanziamenti europei e alle istituzioni, in particolare alla Commissione Europea e non mancano allusioni e anticipazioni a un nuovo progetto tutto altoatesino, il progetto DAVINCI, che si occuperà della digitalizzazione e dell'innovazione in più settori in Sudtirolo, in particolare rivolto alle imprese.

 

Dopo l'introduzione alla giornata di Ohnewein, prende la parola il presidente di IDM, principale sponsor e organizzatore di SFScon, Pichler. Il presidente dopo aver ripreso alcuni dei punnti già accenati da Ohnewein, si concentra pià sul piano locale, lodando l'economia del nostro territorio, accenando ai possibili - e non futuribili, a quanto pare - sviluppi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità dell'impresa e della pubblica amministrazione.

La prima speaker a prendere la parola è appunto Danese Cooper, ex dipendente della Apple, che dice di essere stata per lungo tempo frustrata, a causa delle condizioni lavorative esageratamente stressanti che l'azienda imponeva e impone tutt'ora ai suoi sviluppatori. "Lavorare alla Apple era difficile e soprattutto il software proprietario era quasi un segreto da nascondere, gli sviluppatori si nascondevano le righe di codice che scrivevano gli uni dagli altri, incredibile" - dice la Cooper - "Ma l'Open Source è fatto di persone le persone sono fantastiche, è da qui che partiamo".

Dopo l'interruzione caffè, il programma riprende come da copione e alle 11 in punto tutti attendono con ansia che venga conferito l'SFS Award, annunciato da Ohnewein - ex vincitore del premio - e consegnato da Daniele Gobbetti, ex presidente del primo nucelo della community di Linux che diede vita all'SFScon. Novità di questa edizione, come dice anche Gobbetti, è che verranno conferiti non uno ma due premi agli altoatesini che si sono distinti per aver migliorato la società attraverso le tecnologie open. A vincere il premio sono i fratelli Dietrich e Reinhold Pescoller, rispettivamente nel campo della scuola e dell'industria. Ma non diciamo altro e vi aggiorneremo con un articolo dedicato interamento al premio.

 

Proseguono gli interventi, poi il pranzo comune per far conoscere i partecipanti, fino alla conclusione della serata, in cui si tirano le somme degli argomenti trattati durante il giorno. E' bene ricordare che in concomitanza con l'evento, se ne è svolto un altro - come sempre gia annunciato su Salto - ovvero l'Hackathon Bz - sempre ospitato dal NOI Techpark. Ma anche di questo, i nostri lettori riceveranno la dovuta cronaca con articoli specifici, sperano che possano essere di aiuto per la diffusione della cultura delle tecnologie open.