La vicenda del sovrintendente Vincenzo Gullotta ha suscitato molte reazioni, finendo anche sulle pagine dei quotidiani nazionali. 
Per il dirigente alla guida della scuola italiana la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per la presunta manomissione nel 2020 dei voti del figlio, che ha visto correggere a scrutini chiusi i voti in tecnologia e musica, passati rispettivamente da 6 a 8 e da 7 a 8.

Ora dovrà difendersi dall’accusa di violazione dell’articolo 479 del Codice Penale, ovvero di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.

Il procedimento coinvolgerà anche il dirigente della scuola Ugo Foscolo, Franco Lever, e l’insegnante di tecnologia, Francesco Migliaccio, esecutori materiali della manomissione.

Ci chiediamo anche che cosa ha fatto e perché la commissione interna lo aveva completamente scagionato

Il Movimento Cinque Stelle continua a chiedere le dimissioni. “Già lo scorso maggio ribadivo il comportamento inaccettabile e arrogante del Sovraintendente alla Scuola Italiana Vincenzo Gulotta per la vicenda del presunto ritocco ai voti del figlio e per aver minacciato e successivamente presentato una querela nei confronti di due giornalisti – afferma Diego Nicolini del Movimento 5 Stelle – Alla luce di questo chiediamo subito le dimissioni dell’attuale Sovraintendente della Scuola Italiana, per il rispetto ed onorabilità del ruolo che ricopre e per tutti i docenti della scuola. Ci chiediamo anche – aggiunge Nicolini – che cosa ha fatto e perché la commissione interna lo aveva completamente scagionato. Avevamo sempre dubitato dell’imparzialità e serietà di quella commissione, adesso dovrebbero rispondere anche loro del proprio operato”.

Secondo le dichiarazioni di Sandro Repetto (Pd) riportate dal Corriere dell’Alto Adige “se la richiesta di rinvio a giudizio verrà accolta, si creerà un grave imbarazzo per la scuola italiana in Alto Adige, di cui dovrà rispondere l’assessore Giuliano Vettorato”.

Di tutta risposta,  l'assessore Vettorato ha deciso di rinnovare la fiducia al suo dirigente, che rimarrà dunque al suo posto almeno fino all’eventuale sentenza. Intervistato dal Corriere ha dichiarato: “Gullotta è un bravo sovrintendente, un professionista che ha gestito bene la scuola in momenti difficili come quelli della pandemia. Un mio provvedimento ci sarà solo dopo un eventuale pronunciamento di condanna in primo grado”.

Sempre secondo quanto riportato dal Corriere, il neo consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo ha affermato che “se il quadro delle accuse sarà confermato, sarebbe una vicenda quasi incredibile l’intervento di un sovrintendente sulla pagella del figlio. Ritengo che Gullotta debba chiarire quello che è successo. Se il fatto fosse vero deve essere rimosso, ma bisogna attendere i risultati della magistratura”. 
Secondo Ulli Mair (Die Freiheitlichen) “la Procura ha sicuramente trovato dei riscontri, sennò non sarebbe andata avanti. Comunque di provvedimenti verso Gullotta è giusto parlare solo dopo una eventuale condanna, non ora”.
Più cauto Paul Köllensperger del Team K che afferma che “se è vero quanto ricostruito nell’accusa è giusto che Gullotta venga condannato e rimosso dall’incarico. Lasciamo, però, fare alla magistratura il suo lavoro, senza intromissioni della politica”.

Cauta anche dalla maggioranza, con il consigliere di Forza Italia Carlo Vettori che dice: “C’è stata una commissione interna secondo cui tutto si è svolto nella norma. Prendo atto che un giudice vuole andare oltre. Ma essendo Forza Italia garantista si aspetta l’ultimo grado di giudizio. Fino ad allora Gullotta è innocente”.

La parola finale al giudice.