Economy | L'appello

"Non si pensi solo ai turisti"

Presa di posizione di Dachverband e Protect our winters: "Stop allo sviluppo del parco divertimenti alpino. La politica tenga conto di chi abita qui. Servono azioni efficaci e che queste non vengano immediatamente annullate da eccezioni e anticipi".
piste da sci dolomiti superski
Foto: Dolomiti superski
  • Dopo l'inverno record del 2022/2023, per il turismo si preannuncia un nuovo record, come dimostra il quasi 1 milione di visitatori ai mercatini di Natale di Bolzano. "Un motore economico ben funzionante potrebbe essere positivo anche per la tutela dell'ambiente e del clima, purché la sostenibilità non diventi solo una frase vuota", sostengono la Federazione Ambientalisti Alto Adige (DDachverbandes für Natur- und Umweltschutz) e l'organizzazione Protect Our Winters (POW) Italy chiedendo dunque "di utilizzare l'energia del settore turistico per uno sviluppo sostenibile del territorio provinciale".

    "L’Alto Adige - si legge in una nota congiunta - è una terra da sogno. Questo messaggio viene comunicato a livello mondiale dalla società IDM, finanziata con milioni di euro, con l’obiettivo di promuoverne la visita. Così, la piccola riduzione del numero di visitatori a gennaio in confronto ai mesi di dicembre e febbraio, che ha permesso agli altoatesini di usufruire dell’offerta di sport invernali, è stata quasi eliminata e sostituita con ospiti provenienti dall'Estremo Oriente. L’aumento del numero di visitatori avviene quindi a spese della popolazione locale". Secondo Sofia Farina, presidente dell'associazione Protect Our Winters Italy e Josef Oberhofer presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige è dunque "fondamentale preservare l'inverno anche per chi abita tutto l’anno in Alto Adige: La gestione del territorio non deve privilegiare sempre e comunque i visitatori, ma deve tenere conto dei bisogni della popolazione locale, tutelarla e ascoltarla, imparando a conoscerne i problemi e le difficoltà".

    "L’Alto Adige è una terra da sogno perché qui ci sono ancora una natura intatta e vere e proprie oasi di pace e tranquillità. L'attuale sovraffollamento turistico, però, sta mettendo sempre più a rischio queste risorse. Anche luoghi progettati per il turismo di massa, come molte grandi località sciistiche, ma anche le nostre città hanno faticato ad affrontare l'enorme afflusso concentrato tra fine 2023 e inizio 2024, come hanno dimostrato le lunghe code sulle strade, davanti agli impianti di risalita, ai negozi e ai ristoranti. Ciononostante, continua a prevalere la convinzione che "troppo non è mai abbastanza". Così la provincia continua ad ampliare la propria offerta con nuovi eventi "imperdibili", come cene romantiche in cabinovia, voli in elicottero in inverno, spettacolari fuochi d'artificio... ". 

    Chiediamo allora che all'impegno per un turismo sostenibile facciano finalmente seguito azioni efficaci e che queste non vengano immediatamente annullate da eccezioni e anticipi.

    In questo modo, secondo le associaiozoni, "i visitatori finiscono per trovarsi sempre di più in un vero e proprio parco divertimenti alpino e noi, abitanti di queste terre, rischiamo di perdere l'elemento centrale della nostra terra dei sogni: l’autenticità culturale. La forza della natura diventa solo un quadretto quando vista dall'elicottero. I paesaggi diventano intercambiabili quando coperti da parcheggi e il cordiale altoatesino diventa scontroso quando sopraffatto da masse di visitatori. Chiediamo allora che all'impegno per un turismo sostenibile facciano finalmente seguito azioni efficaci e che queste non vengano immediatamente annullate da eccezioni e anticipi".

    Dachverband e "Protect" ritengono che servano più zone di tranquillità anziché voli in elicottero; più piani per il turismo funzionanti anziché nuovi parcheggi, come nel caso dell'Alpe di Siusi. Chiediamo di riconsiderare la promozione turistica. Per questo Linda Schwarz, direttrice di POW IT, spiega: “Con una "brand awareness" dell'Alto Adige così elevata in tutto il mondo, non abbiamo più bisogno di pubblicità per far conoscere ancora meglio il nostro paesaggio e la nostra offerta. La pubblicità proattiva non deve promuovere aree già sovraffollate. Anche le cosiddette basse stagioni non dovrebbero essere molto promosse. Noi che siamo cresciuti qui e che viviamo e lavoriamo in questa provincia abbiamo bisogno dei nostri periodi di riposo come anche gli animali e la natura. La pubblicità turistica si può e deve concentrarsi sul cambiamento del comportamento dei turisti, soprattutto aumentando il rispetto degli ospiti in confronto agli abitanti, dell’ambiente e della natura dell’Alto Adige. Secondo il Piano Provinciale per la Mobilità Sostenibile, gli spostamenti sostenibili in treno devono passare dall'attuale 7% al 35% entro il 2037, il che può essere raggiunto solo attraverso una comunicazione chiara e azioni di sensibilizzazione adeguate”.

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Gianguido Piani Sat, 01/13/2024 - 14:00

"...la piccola riduzione del numero di visitatori a gennaio in confronto ai mesi di dicembre e febbraio ... è stata quasi eliminata e sostituita con ospiti provenienti dall'Estremo Oriente."

Pubblicato lo stesso giorno https://salto.bz/de/article/12012024/avviate-79-misure-del-piano-clima

Piano clima, decarbonizzazione, cambiamenti della struttura dei trasporti. Su quale conto vanno le emissioni dei voli da Tokyo, Shanghai, Singapore et al.? Quelli personali dei visitatori (che cattivi questi asiatici, ma guarda quante emissioni!), quelli degli alberghi (troppe emissioni, bisogna ristrutturare in Classe AAA+++), quello di noi residenti, quello generico della Provincia o, molto piu' probabilmente, su nessuno? Le emissioni nella realta' pero' rimangono.

Sat, 01/13/2024 - 14:00 Permalink