Politics | Reazioni

No alle quote rosa, oltre 1.500 emendamenti contro

Forte opposizione alla norma sulla doppia preferenza di genere. Dure le reazioni, Civettini chiama “prostitute” le donne della maggioranza.

La legge sulla doppia preferenza di genere - da giocarsi in coincidenza con le elezioni comunali di maggio - non s’ha da fare, a quanto pare. Il termine ultimo per decidere sul ddl presentato da Sara Ferrari del Pd è la fine del mese, ma non sembra ci siano molte chance di farla passare visto il forte ostruzionismo di centrodestra e Movimento 5 stelle. Con intento ostruzionistico le minoranze hanno depositato 1.550 emendamenti – un campo minato da cui la maggioranza non ha saputo cavarsi d’impaccio - accompagnati dalle proteste della compagine di lingua tedesca per la mancata traduzione di alcuni allegati agli ordini del giorno. La presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo non ha potuto far altro, dunque, che chiudere la seduta con la promessa di riunirsi di nuovo l’ultima settimana di febbraio.

I Verdi avevano presentato un emendamento per la doppia preferenza anche nelle elezioni comunali in Alto Adige (dove si vota con quattro preferenze) ma l’opposizione della SVP, che non sembra avere alcuna intenzione di scendere a patti, e Consorzio dei Comuni scoraggia qualsiasi iniziativa.

Dure le repliche su più fronti: Rodolfo Borga (Civica trentina) ha posto tre condizioni per trattare e cioè che la norma deve valere anche per l’Alto Adige; che va applicata ai comuni sopra i 5.000 abitanti (e non 3.000); e che le preferenze “devono essere tre e non due, per non comprimere l’attuale libertà di voto”. Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ha parlato di demagogia e opportunismo preelettorale; Brigitte Foppa dei Verdi di “brutto spettacolo” viste le violente reazioni esplose durante la seduta. Claudio Civettini (Civica Trentina) ha attaccato senza mezzi termini la SVP: “vendete le donne degli altri e tenete a casa le vostre. È intollerabile”, avrebbe detto il consigliere parlando di una maggioranza composta da prostitute.