Rifiuti che confusione
Gli articoli apparsi negli ultimi giorni sul quotidiano Alto Adige dimostrano il bisogno di chiarezza perché la confusione sta regnando sovrana e serve a confondere i cittadini. Innanzitutto i dati forniti dall'assessore Theiner sono sbagliati il Corepla ricicla il 62% delle plastiche italiane raccolte in modo differenziato e solo il 38% viene incenerito in cementifici e inceneritori ad alta efficienza energetica e non di nuova generazione come dichiarato. A questo proposito consiglio di guardare i dati Corepla, tra le fonti più sicure di dati (http://www.corepla.it/documenti/cd73a471-1b2d-4d9d-8d60-483f9a959c82/Relazione+sulla+Gestione+2012.pdf). Il nostro nuovissimo inceneritore non è ad alta efficienza energetica, è considerato dalle direttive europee alla stregua della discarica.
Il Comune di Bolzano fa bene a differenziare le confezioni in plastica principalmente per due motivi: 1° su tutte le confezioni sia in plastica che di altri materiali i consumatori finali pagano un contributo per il loro smaltimento che il Conai restituisce ai comuni solo quando li riceve indietro indipendentemente dalla loro fine. Nel momento in cui le confezioni finiscono nel nostro inceneritore il comune e di riflesso i consumatori non vengono rimborsati del contributo e anzi pagano altri 116 € a ton. per incenerirli. Pagano quindi due volte lo smaltimento della stessa confezione e questo non è ne etico ne giusto e forse penalmente perseguibile. Quel denaro è denaro dei consumatori e come tali li rivogliamo indietro perché servono a calmierare i costi del servizio rifiuti già di per se piuttosto caro.
2° Perché così facendo il comune rispetta almeno in parte la direttiva quadro europea 2008/98/CE largamente disattesa dal piano gestione rifiuti provinciale 2000. Caro consigliere Gambetti non si può tornare indietro pena il pagamento di salate multe a Bruxelles le consigliamo piuttosto di guardare avanti con un certo coraggio e determinazione, cercando di risolvere di problemi anziché riportarli al punto di partenza.
Certo nelle campane c'è ancora molto materiale estraneo, era nei conti e avevamo a suo tempo suggerito di togliere le campane stradali e cominciare con una seria raccolta di tutti i rifiuti porta a porta, con l'applicazione di una tariffa puntuale sul principio di chi più inquina più paga. La politica dei piccoli passi non ha pagato, ma sentiamo che il dott. Gallina direttore Seab è della stessa idea, era ora. Con ancora qualche piccolo sforzo la città di Bolzano ma anche gli altri comuni della provincia potrebbero allinearsi alle amministrazioni più virtuose in fatto di rifiuti con buone ricadute sia sul fronte economico sia su quello ambientale, sull'onda di quanto succede in Trentino.
Tutta la confusione imperante non nasce poi dalla gestione dei rifiuti Bolzanini ma piuttosto dalla disperazione di tecnici, gestori e politici provinciali per la mancanza di rifiuti per il nuovo inceneritore. Ambiente & Salute ha per ben due volta avvertì sindaco e Governatore a non costruire e a non accendere l'inceneritore perché inutile, costoso, sovradimensionato e soprattutto inquinante. Non siamo stati ascoltati e ora non sanno più come pagare un debito di 120 milioni di euro più gli interessi, senza teleriscaldamento e senza rifiuti. È un disastro dovuto alla corta vista dell'ex assessore Laimer e alle giunte provinciali di allora. Un disastro che si vuol far ricadere sul comune di Bolzano e sulle buone pratiche dei suoi cittadini. Come sempre i politici pur essendo ben pagati per la responsabilità che portano, la fanno ricadere su altri.
Argante Brancalion
Ambiente & Salute