Politics | Confronto

Un CoCoCo per la Regione

Architetture istituzionali, Università dell'Euregio, priorità, ospedali e collaborazioni nel dibattito Kompatscher-Rossi al Muse di Trento.
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Foto: Mattia Frizzera

Alla Regione non facciamo un contratto a tempo determinato, nè un contratto a tempo indeterminato. Facciamo una cosa più politica e meno amministrativa e la rendiamo una collaborazione coordinata e continuativa.

L'acronimo CoCoCo aiuta perchè sintetizza in modo "pop" l'idea disegnata da Ugo Rossi durante le 2 ore di confronto al Muse di Trento assieme al Landeshauptmann Arno Kompatscher, organizzato dal quotidiano L'Adige e moderato dal direttore del giornale trentino Pierangelo Giovanetti.

La prima "Co" è quella di "continuità territoriale": gestire insieme in Regione competenze che hanno bisogno di una massa critica, come può essere la previdenza integrativa. Secondo "Co", quello di una codecisione tra le 2 Province in Regione su competenze per le quali ci sono interessi socio-economici comuni. La terza "Co" invece è dedicata a quelle competenze da lasciare provinciali ma per le quali vale la pena mettere le esperienze in comune, quindi una procedura di "consultazione".

Rossi è già andato a parlare nella Consulta trentina dell'Autonomia portando il punto della Giunta, mentre Kompatscher vuole aspettare ciò che esce da KoCoCo (Konvent-Convenzione sudtirolese e Consulta trentina). Ma è convinto comunque che la Regione per ora sia un "finto legislatore", «visto che nei fatti i consiglieri altoatesini fanno una parte della legge ed i trentini l'altra. Cercare ulteriori competenze per la Regione vuol dire un fallimento garantito. Dobbiamo dimostrare di migliorare ancora come autonomie e proseguire nella collaborazione».

Giurisprudenza in italiano a Innsbruck con Unitn

Kompatscher ha annunciato un passaggio storico che riguarderà lo studio del diritto in italiano all'Università di Innsbruck, garantito dal 1904 grazie ad una collaborazione con l'Università di Padova. Il diritto in italiano in Unibk verrà garantito da docenti dell'Università di Padova, ma anche da professori dell'Università di Trento. «Oggi le Università di Innsbruck, Bolzano e Trento - spiega Kompatscher - sono le istituzioni che vivono di più l'Euregio. Ho incontrato recentemente i tre rettori e c'è sempre più collaborazione e mobilità fra studenti e professori».

«Decido prima con mia moglie e poi con il resto del mondo. E mia moglie non è poi così scontenta come pensavo. Poi sarà il partito a decidere. Sono contento. L'impegno in questa posizione non voglio comunque duri più di 10 anni».

Ci saranno il Rossi bis ed il Kompatscher bis?

«Decido prima con mia moglie - chiarisce Arno - e poi con il resto del mondo. E mia moglie non è poi così scontenta come pensavo. Poi sarà il partito a decidere. Sono contento. L'impegno in questa posizione non voglio comunque duri più di 10 anni».

Rossi dieci anni in giunta li raggiungerà nel 2018: 5 da assessore alla salute ed al sociale e 5 da presidente. «In Trentino non abbiamo un forte partito territoriale - questo il cruccio ribadito anche in altre interviste da Rossi - e nella logica della coalizione dal 2013 sto assistendo ad una competizione postuma rispetto alle primarie (12 luglio 2013: Rossi 8119 - Olivi 7982). Serve che prima venga rinsaldato il patto di lealtà con il rispetto dei ruoli».

«Io chiamavo la Boschi e Arno sentiva Renzi»

Dagli scandali alla soddisfazione

Arno e Ugo si sentono 2-3 volte a settimana, spesso soprattutto quando c'è a che fare con Roma. «Io chiamavo la Boschi - scherza Rossi - e Arno sentiva Renzi». L'esperienza da presidenti è partita con due "gatte da pelare": la Sel a Bolzano e Trento Rise. «Ho cominciato la legislatura - ricorda Kompatscher - con la minaccia di molte cause. Adesso sono ciuse e c'è una società in salute come Alperia». Economia sudtirolese tornata a livelli pre 2008, «concessione edilizia per Fortezza approvata, maggiori spese per sociale, sanità, investimenti. Abbiamo gestito bene anche la migrazione e la questione del Brennero. Sono tranquillo e contento».

La narrazione di Ugo è simile. Arno parla di molte spunte sul programma elettorale, Ugo di essere oltre i tre quarti di quanto previsto per le Provinciali 2013. «Chiusa Trento Rise, oggi ha cambiato marcia anche Trentino Sviluppo. Positivo il trilinguismo e il rilancio del brand trentino. Abbiamo portato avanti le fusioni dei Comuni attraverso i referendum, stabilizzato lavoratori della scuola, introdotto la tassa sul turismo che oggi alcune Apt raddoppiano. Sul credito e la finanza non abbiamo grandi strumenti di finanza privata come in Alto Adige. Ci possono essere delle sinergie su finanza e gestione del risparmio».

«Con la crisi le invidie sono diventate ostilità dichiarate. Ad esempio è stato depositato pochi giorni fa un ddl che chiede l'abolizione delle regioni a statuto speciale, che non verrà sicuramente discusso»

Kompatscher alpino

Giovanetti scherza ricordando che Kompatscher ha fatto la naja con gli alpini e invitandolo a venire all'adunata nazionale di Trento del 12-13 maggio 2018. Kompatscher rimane in gergo militar-calcistico e invita a passare dalla difesa dell'autonomia, ad un "attacco" propositivo, lavorando assieme. «Non è cosa nuova - spiega Arno - l'ostilità a livello nazionale verso l'autonomia. Il patto finanziario ci dà però un chiaro rapporto con lo Stato, con una copertura da parte dell'Alto Adige dello 0,6% annuo degli interessi sul debito pubblico e 100milioni di euro per abbattere il debito». Rossi quantifica tra 7,5 e 8 decimi il quantum delle imposte pagate sul territorio che rimane nei confini provinciali e fa capire il cambio di mentalità necessario dando un unico dato: il fondo di riserva per il presidente nella legislatura 08-13 in Trentino era di 100milioni di euro, nel 13-18 è sceso a 30milioni. «Con la crisi - ricorda Rossi- le invidie sono diventate ostilità dichiarate. Ad esempio è stato depositato pochi giorni fa un ddl che chiede l'abolizione delle regioni a statuto speciale, che non verrà sicuramente discusso».

Più crescita più gettito a livello locale?

Secondo Rossi la soluzione forse non sta solo nella crescita, visto che «ad un aumento di Pil dell'1% in Trentino corrisponderebbero 40milioni di euro di gettito in più». Non è una grande cifra, Rossi invidia di più i 350milioni nel bilancio di Arno per la delega sulla scuola, non la competenza come avviene in Trentino.

Il ritardo di Trento su Bolzano

In cifre vi sono quattro parametri nei quali si riassume la distanza, oltre ai 61,4 Km tra piazza Duomo a Trento e piazza Walther a Bolzano. Pil pro capite (39mila 700 euro per gli altoatesini, 33mila 700 per i trentini), disoccupazione (3,4% a 6,4%), disoccupazione giovanile (12% a 26%), export in miliardi di euro (4,4 a 3,4). «Siamo in ritardo di 30 anni sulle lingue - sottolinea Rossi - e l'Alto Adige ha una rete di livello nel mondo». Rossi annuncia una sperimentazione che si farà in val di Rabbi, prevedendo l'ingresso ai turisti solo con mobilità sostenibile. E per questo ultimo scorcio di legislatura parla di un maggiore investimento sulla mobilità elettrica.

 «questa è la prima generazione di politici locali che deve pensare a chi viene dopo»

Far finanziare un evento da 7 enti diversi

Rossi difende alcune proprie scelte di governo a elevato rischio impopolarità (come quelle in ambito sanitario) perché «questa è la prima generazione di politici locali che deve pensare a chi viene dopo». Arno e Ugo non possono dire a tutti e la discontinuità è rispetto «all’abitudine – sottolinea Kompatscher – di ricevere contributi a pioggia e poi lamentarsi della burocrazia».

Kompatscher cita il caso di eventi costruiti per poter essere finanziati contemporaneamente da Regione, Provincia, Comune, Comprensorio, Fondazione Sparkasse, Assessorato allo sport, Assessorato alla cultura.

«cercare di dimostrare che vale la pena, nello specifico caso di Cavalese, non guardare solo il numero di parti, ma valutare anche la distanza dall’ospedale più vicino, considerando che in Trentino ed anche in Alto Adige l’incidenza di nati morti e nati con taglio cesareo è molto bassa»

Nascere (ancora) a Cavalese e Silandro

Rossi parla dell’impegno a Roma nel «cercare di dimostrare che vale la pena, nello specifico caso di Cavalese, non guardare solo il numero di parti, ma valutare anche la distanza dall’ospedale più vicino, considerando che in Trentino ed anche in Alto Adige l’incidenza di nati morti e nati con taglio cesareo è molto bassa». Kompatscher cercherà di portare avanti lo stesso ragionamento per Silandro.

«Spiace che in Alto Adige non abbiano scelto i nostri servizi in ambito sanitario, si vede che non siamo stati in grado di comunicarli a dovere»

Il Trentino non è posto per… mucche, ma più per startupper

Rossi chiede suggerimento all’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola per il numero di aziende zootecniche: 12mila in Alto Adige, 950 in Trentino. «Un valore aggiunto paesaggistico, turistico, economico e sociale che ci manca. Il Trentino può sviluppare una propria vocazione nei servizi innovativi alla Pubblica amministrazione nei servizi socio-sanitari e nel credito. Spiace che in Alto Adige non abbiano scelto i nostri servizi in ambito sanitario, si vede che non siamo stati in grado di comunicarli a dovere».

«Quando serve peso politico e massa critica ci muoviamo assieme. Facciamo politica attiva a Bruxelles assieme al Tirolo, quindi nell’Euregio e nell’Eusalp»

In Alto Adige gli iscritti alla previdenza integrativa sono il doppio rispetto al Trentino

Infine la domanda sul cosa fare assieme. «Quando serve peso politico e massa critica – risponde Kompatscher – ci muoviamo assieme. Facciamo politica attiva a Bruxelles assieme al Tirolo, quindi nell’Euregio e nell’Eusalp. L’autostrada inoltre significa 4miliardi di investimenti con la concessione». Rossi sottolinea l’unicità della previdenza integrativa nel panorama nazionale, con i sudtirolesi più attenti culturalmente a questo aspetto (con molte più iscrizioni alla previdenza complementare). «La gestione amministrativa regionale della giustizia sarà anche un fattore di competitività per il nostro territorio. La sanità integrativa è già partita in Trentino (Sanifonds) e potrebbe essere costruita assieme, come la previdenza».  

Quaranta minuti del dibattito Rossi-Kompatscher si possono rivedere qui