“Biomassa 100% altoatesina”

“Non è giusto mettere alla berlina gli impianti di teleriscaldamento”: la Federazione Energia Alto Adige (Südtiroler Energieverband, SEV) interviene sulla “presunta svendita” del legno locale a causa delle conseguenze per il bostrico. "In dichiarazioni pubbliche e nei media, le centrali di teleriscaldamento altoatesine sono ritenute responsabili della “svendita” del legno locale ai grossisti stranieri" scrive SEV in un comunicato. Mediante un nuovo fondo di rotazione - come proposto dall'assessore alle foreste Arnold Schuler - le centrali di teleriscaldamento potrebbero acquistare in anticipo il legno dall'Alto Adige, "ma dovrebbero restituire il denaro investito", sostiene la Federazione.
“Abbiamo sempre cercato di trovare le migliori soluzioni possibili insieme ai proprietari boschivi locali. Le centrali di teleriscaldamento altoatesine hanno fatto tutto il possibile negli ultimi mesi”, sottolinea Hanspeter Fuchs, presidente della SEV e della centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco-San Candido. “Molte centrali di teleriscaldamento hanno già stoccato per diversi anni la legna acquistata in Alto Adige, che è stata già pagata”. Mancherebbe lo spazio per immagazzinare altra legna e, inoltre, lo stoccaggio per diversi anni non sarebbe sensato: “Il cippato deve essere bruciato entro 12 mesi, la legna entro due o tre anni, dopodiché il potere calorifico diminuisce fino al 15%". Lo stoccaggio per un periodo fino a sette anni, come è stato proposto, secondo Fuchs “non è una buona idea”.
Legno (stoccato) altoatesino
A detta di SEV, le centrali di teleriscaldamento altoatesine hanno compiuto notevoli sforzi (con notevoli costi aggiuntivi) per aiutare i proprietari boschivi dopo la tempesta “Vaia” dell'ottobre 2019. Prima della tempesta, la centrale di Dobbiaco-San Candido acquistava 15.000 metro steri (ms) all'anno dai proprietari di boschi locali, e nel 2022 questa cifra è salita a oltre 100.000 ms. Molti impianti di teleriscaldamento hanno allestito aree di stoccaggio aggiuntive per poter conservare il legno. "Non è esatto che due terzi della biomassa bruciata negli impianti di teleriscaldamento proviene dall'estero: un’indagine condotta tra le aziende associate alla SEV dimostra che oggi quasi il 100% della legna bruciata in Alto Adige proviene dall'Alto Adige" conclude il comunicato.
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