Centomila persone controllate
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Più di centomila cittadini (104.898 per la precisione) oggetto dei controlli nella fase acuta dell’emergenza da coronavirus, 3.798 violazioni accertate per un tasso di irregolarità durante la quarantena del 3,6%. Ancora, 18.032 esercizi commerciali sottoposti a verifica di cui 55 sanzionati (0,3%). Questo il bilancio dell’intensa attività delle forze dell’ordine durante la quarantena, dallo scorso 11 marzo in poi, tracciato dal commissario del governo, Vito Cusumano, nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Organismo che tornerà a riunirsi mercoledì 13 maggio per condividere le misure volte a far rispettare le regole della Fase 2 in base alla legge provinciale dell’8 maggio.
Vertice sulla Fase 2
Le forze dell’ordine di ordinamento statale hanno dunque il compito di vigilare sulle disposizioni emanate dalla Provincia autonoma, guidata dal suo presidente Arno Kompatscher che è anche commissario straordinario per l’emergenza coronavirus nel territorio di competenza. Per certi versi un paradosso visto che la stessa normativa è contestata dal governo, che ne ha annunciato l’impugnazione anche se finora non ha avallato atti formali in tal senso.
All’incontro, annuncia il commissariato del governo, parteciperanno i responsabili di polizia di Stato e polizia stradale, carabinieri, guardia di finanza, i militari del comando truppe alpine, il comandante dei vigili urbani di Bolzano e il coordinatore delle polizie locali dell’Alto Adige. Corpi nazionali e locali che “negli ultimi giorni - precisa l’ufficio governativo - si stanno adoperando al massimo per sensibilizzare i numerosi cittadini che hanno ripreso a muoversi nel territorio urbano a non creare assembramenti lungo le vie, all’esterno degli esercizi commerciali, nelle adiacenze dei locali di ritrovo specie da parte dei giovani, nei parchi, nelle aree verdi e in quelle delle passeggiate, nonché per garantire il doveroso rispetto delle distanze di sicurezza e l’uso delle protezioni delle vie respiratorie, anche sanzionando, ove occorra, i comportamenti individuali che possono incidere in negativo sulla salute pubblica”.
“Dai controlli un elevato senso civico”
I risultati delle attività di prevenzione, prosegue il commissariato, “hanno dimostrato finora, in generale, un elevato senso civico da parte della popolazione altoatesina”. Segue l’elenco a cui si aggiungono le verifiche svolte sulle aziende riguardo all’autodichiarazione per poter avviare l’attività (nella Fase 1). Sono stati “in larga misura regolari - si legge - gli accertamenti svolti dal commissariato del governo, in collaborazione con la guardia di finanza e il comando dei vigili del fuoco permanenti, nei confronti delle imprese interessate alla prosecuzione delle rispettive attività produttive durante il periodo di sospensione: infatti, a fronte di 1.500 comunicazioni pervenute, sono state rigettate 22 richieste (1,46%)”.
Ripartenza, il pool di 40 ispettori del lavoro
L’attenzione è riposta sulla ripartenza e sul rispetto delle disposizioni anti-contagio all’interno delle imprese. Nell’ultima riunione dell’8 maggio scorso il Comitato ha avallato la formazione di un nucleo misto composto dall Ispettorato provinciale del lavoro - che dispone di 30 unità di personale, di cui 4 ispettori dell’Ufficio medicina del lavoro – al quale si aggiungono 6 ispettori della sede provinciale Inps ed altri funzionari dei vigili del fuoco permanenti. In tema di anti-mafia si è alzata inoltre la vigilanza contro attività di riciclaggio, usura e in generale di tentativi di infiltrazione nell’economia locale. Un altro punto trattato dal Comitato con la partecipazione del capo centro della Dia di Padova e degli Ordini professionali, vedi i commercialisti, che segnaleranno eventuali operazioni sospette.