Chronicle | L'aggressione allo Sheraton

Spagnolli: "anche i media si prendano le loro responsabilità"

Intervista al sindaco di Bolzano Spagnolli a margine dell'incontro del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza che ha fatto il punto dopo il pestaggio avvenuto nei giorni scorsi a Bolzano.
Carmen Insam und Marion Insam 2023
Foto: Screenshot: RAI Ladinia TV (Scenar ert y cultura

01.06.2023)

Sindaco Spagnolli, esiste obiettivamente un allarme sicurezza ed un'emergenza violenza nel mondo giovanile?
Luigi Spagnolli - Parlare di allarme ed emergenza è assolutamente fuori luogo. Esiste però una situazione che dà da pensare perché noi abbiamo statisticamente registrati presso le forze dell'ordine numerosi episodi di violenza di varia natura verificasi in occasione di pubblici ritrovi o in zone aperte al pubblico. Il numero degli episodi è paragonabile a quanto avviene in altre zone d'Italia considerate più violente della nostra, e dunque il problema esiste. Negli ultimi tempi questo problema si è acuito non tanto rispetto alla quantità ma piuttosto alla qualità. Si sono verificati degli episodi più gravi e allora, visto che noi viviamo in un territorio ad alto tasso di sensibilità etnica, bisogna prevenire i rischi di scontro. Pare che la responsabilità di questo ultimo fatto sia da attribuire ad una banda di albanesi e allora adesso c'è rischio che, con tutte le componenti etniche presenti la nostra terra, ci siano altri gruppi di ragazzi di altra etnia che ora vogliano rivalersi sugli albanesi. Tutto questo può portate ad una pericolosa escalation di violenza. Lo vogliamo evitare: l'Alto Adige non è una terra pericolosa ma se ci sono dei ragazzi portati ad essere violenti questi vanno senz'altro isolati. 

Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza ha escogitato qualche provvedimento volto ad arginare il problema?
Bisogna agire di più sull'organizzazione delle feste. Il numero massimo degli ammessi deve essere rispettato e le persone ammesse ad una festa devono essere in condizioni sobrie. Poi anche all'interno della festa l'alcol deve essere usato con il dovuto equilibrio. 

Le misure adottate qualche settimana fa non sono efficaci? I buttafuori non hanno fatto il loro lavoro?
I buttafuori sono fondamentali, ma nel caso specifico c'era una tale ressa che hanno fatto fatica ad intervenire. Se un addebito deve essere fatto loro è che hanno fatto troppo bene il loro mestiere: hanno buttato fuori tutti compresi i responsabili del fatto quando magari avrebbero dovuto intercettarli. Ma non è detto che fossero stati in grado di riconoscerli nel marasma che si era creato. Quello dei buttafuori è uno strumento utile ma devono essere utilizzati in maniera adeguata, devono fare dei corsi e la questura si è resa disponibile per fornire ulteriori momenti formativi. 

Come si è comportato il mondo dell'informazione nel trattare la notizia?
Certamente uscire a tutta pagina per più giorni di fila ha dato una sensazione di pericolosità e di violenza maggiore di quella che realmente è. Devo dire che non sono stati sempre gli stessi giornali a farlo, ma come sappiamo i media si richiamano l'uno con l'altro e se uno esce con una notizia poi difficilmente l'altro può star zitto. 
Bisogna cercare di avere equilibrio e per questa ragione mi sono voluto vedere con il questore ed il prefetto in modo da dare il segnale forte che gli enti sono compatti e uniti nel cercare di prevenire gli episodi di violenza.

Se vittime dell'aggressione fossero stati cittadini con background migratorio sarebbe successa la stessa cosa?
Noi avremmo comunque fatto un momento di verifica come comitato ordine pubblico. Non so se i media avrebbero dato lo stesso risalto: il mondo mediatico cambia le lenti con cui guarda le cose in base alle situazioni. Non voglio colpevolizzare nessuno ma sappiamo che i media rispecchiano fondamentalmente le opinioni del paese. 

Sul sito internet del quotidiano Alto Adige in coda il primo articolo di cronaca che ha riferito della vicenda si sono moltiplicati i commenti, riverberati anche nella pagina facebook del giornale. Molti di questi commenti hanno contenuti esplicitamente xenofofi, incitando all'odio e alla violenza. Cosa ne pensa in merito?
Questo tipo di messaggi dovrebbero essere immediatamente tolti dalla piazza comune, sia essa faceboook, un blog o una pagina d'accesso collettivo su internet. Mettere in piazza l'odio, l'astio etnico e il livore legato al diverso è assolutamente diseducativo e sbagliato, nonché sinonimo di una mancanza di responsabilità. In questo senso i nuovi strumenti in rete di cui i media adesso si avvalgono non sono stati ancora metabolizzati da chi ne fa uso. Si possono allora compiere errori, che però poi possono costare cari. 

Di questo specifico aspetto si è parlato oggi nella riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza?
No. E di questi aspetti ne vengo a conoscenza in questo momento da voi. In ogni caso la mia posizione in merito è assolutamente forte. I giornali non possono chiamarsi fuori quando c'è un escalation di violenza, anzi possono essere concausa della violenza. E' bene che se ne rendano conto, facciano mente locale e agiscano di conseguenza. Se vogliono promuovere la violenza sono liberi di farlo ma di ciò ne saranno responsabili. 

Non c'è il rischio che questa vicenda possa avere degli importanti risvolti politici in vista delle elezioni di ottobre?
Non credo, a meno che non ci sia un'escalation di episodi di questo tipo. Se tutto rimane confinato nelle dimensioni attuali non credo che possa incidere. 

 

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Manuel Kasslatter Wed, 06/12/2013 - 14:23

Se Spagnolli conoscesse la legge sui cosiddetti "buttafuori", saprebbe che questi non possono toccare nessuno e tantomeno trattenere qualcuno, a prescindere da cosa abbia combinato.
Tutte queste dichiarazioni negative di Spagnolli ed altri nei media sui "security" mi dispiacciono molto! Se si conoscesse la loro realtà si saprebbe che sono sempre ad un passo da una denuncia e dal perdere il posto di lavoro... :-(

Wed, 06/12/2013 - 14:23 Permalink
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no name Wed, 06/12/2013 - 15:22

Manuel Kaslatter ha perfettamente ragione: guai a toccare un' infuriato dall' alcol o comunque alterato o meno. La colpa si sposta in un battibaleno...ed oggi la denuncia/querela é diventato un gioco, mentre per la tutela di un semplice diritto bisogna lottare. Non serve, dall' altra il grido per maggiori tutele, basterebbe un pó di rigore nelle famiglie e nelle scuole, poche cose, ma quelle giuste. Dove sono i padri mentre i figli e le figlie si inzuppano di sostanze??

Wed, 06/12/2013 - 15:22 Permalink