Sports | Atletica

“Qualificazione sudata e inaspettata”

Il bolzanino Jan Fragiacomo, del Css Leonardo da Vinci, si è qualificato per la finale nazionale assoluta di decathlon, uno sport che ha conosciuto solo 3 anni fa.
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Foto: FotoFrizzi.com

Vicino al bolzanino Jan Fragiacomo, nello stesso campo di atletica di Molfetta, a fine luglio gareggeranno anche atleti olimpici come Jacobs e Tamberi. D’altra parte, si parla della finale dei campionati nazionali assoluti. Per quanto riguarda il decathlon – la specialità di atletica composta da dieci gare di diverse discipline – saranno solo 20 gli atleti che si contenderanno il titolo tricolore. A rendere ancora più spettacolare la qualifica di Fragiacomo agli assoluti di decathlon è che lui, giocatore di baseball fin da quando frequentava le scuole elementari, ha iniziato ad allenarsi solo nel 2020. Ecco, però, qualche riscontro numerico: durante il fine settimana di inizio giugno, quando il bolzanino in trasferta a Innsbruck ha realizzato il punteggio minimo per qualificarsi alla finale nazionale, Jan ha riscritto l’ottava prestazione altoatesina di tutti i tempi nel giavellotto, ha firmato 9 personali (su 10 gare) e stabilito 4 record della sua società: il Css Leonardo da Vinci.

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Maestro e allievo: l'allenatore del Css Da Vinci, Riccardo Vantini (a sinistra), insieme a Jan Fragiacomo (a destra) (Foto: Css Leonardo Da Vinci)

Ancora pochi spazi riservati all'atletica

A commentare per primo il risultato è stato l’allenatore Riccardo Vantini, che dal 2015 allena la squadra fondata da suo padre, Claudio Vantini, e dal 2019 ne è anche il Presidente. “Jan ha superato sé stesso, riscrivendo la storia del Css Da Vinci. In più, vivendo a Verona, Jan ha dimostrato a tutta la squadra di riuscire ad allenarsi anche in modo autonomo. Il decathlon non è solo questione di fisico, per questo ora bisogna puntare a mettere Jan in forma per fine luglio, migliorando soprattutto le questioni tecniche, perché ha un grande potenziale. Questo è un risultato che sinceramente non mi aspettavo arrivasse così presto, caso mai tra qualche anno. Invece è successo e speriamo sia un trampolino di lancio”. Un trampolino di lancio per Jan, la sua squadra, ma anche per l’atletica, uno sport che, dice Vantini: “Viene messo spesso tra gli ultimi posti. Basti pensare agli spazi dove le squadre si allenano: sono pochi e per tutti gli stessi. Una volta avevamo anche il Druso, ora rimane il campo CONI che è oggettivamente sovraffollato. Servirebbe, in primo luogo, maggior attenzione da parte di chi prende le decisioni e, in un secondo, più coesione da parte delle società, che sono tante e difficilmente tutte d’accordo”.

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Jan Fragiacomo: il lancio del disco (Foto: FotoFrizzi.com)

Neppure nel migliore degli scenari immaginati sarei riuscito a qualificarmi e, invece, eccomi qui. Gareggerò mentre ci saranno anche Jacobs, Tamberi e Tortu.

Intervistato da Salto.bz, Jan racconta come si è avvicinato a questa specialità: “Fino alla quinta superiore ho praticato solo baseball, uno sport che non ho mai abbandonato. Poi, contattato dalla mia professoressa di educazione fisica, nonché istruttrice del Css, ho provato a fare lancio del giavellotto. Nel 2020 ho scoperto l’esistenza del decathlon. Oggi, per fortuna, riesco a conciliare gli allenamenti sia di baseball che di atletica; allo stesso tempo studio anche Scienze Motorie a Verona”. Le 10 gare delle diverse discipline vengono disputate tutte in un unico fine settimana. “Sto ancora recuperando, è stata una competizione sudata e inaspettata, durante i due giorni di gare si è molto stressati fisicamente e mentalmente. Personalmente mi diverte fare i calcoli e prevedere gli esiti del campionato: neppure nel migliore degli scenari immaginati sarei riuscito a qualificarmi e, invece, eccomi qui. Gareggerò mentre ci saranno anche Jacobs, Tamberi, Tortu e tutti i migliori atleti italiani, sarà emozionante. Voglio regalare uno show, gridare, battere le mani e incitare il pubblico. La mia prestazione dev’essere bella da vedere e da raccontare”, conclude Fragiacomo.