Massimo Cerniglia è un avvocato che difende i consumatori: da oltre dieci anni si occupa dell'assistenza legale in ambito finanziario a livello nazionale per l'associazione Federconsumatori. Qualche anno fa ha iniziato a operare in Alto Adige, assistendo cittadini defraudati come il signor Daniel Maly di San Candido, primo altoatesino a vincere una causa contro la banca che gli aveva consigliato un investimento troppo rischioso. L'avvocato Cerniglia, assieme al CTCU di Bolzano (Centro Tutela Utenti e Consumatori), fornirà ogni ultimo lunedì e martedì del mese assistenza legale a chi risiede in provincia.

Come è nata l'idea di questo appuntamento mensile?
Massimo Cerniglia: Dopo la sentenza del 6 giugno pronunciata a favore del signor Maly, con il CTCU abbiamo organizzato una serata informativa alla quale hanno partecipato moltissime persone. Ci siamo resi conto che esisteva l'opportunità di realizzare un servizio di assistenza specifico per i casi di investimenti sbagliati o pericolosi, e l'abbiamo colta.

State già seguendo dei casi?
Il 19 settembre saremo in aula per la prima udienza di un caso che abbiamo iniziato a seguire un anno fa. Alcuni risparmiatori della Cassa di Risparmio di Bolzano sono, secondo noi, stati collocati non correttamente nell'acquisto del fondo Dolomit, che è stato presentato loro come un prodotto a basso rischio, mentre presenta un livello di rischio medio-alto. Si tratterebbe di una violazione dell'articolo 29 del regolamento della CONSOB, secondo il quale gli intermediari autorizzati (le banche) dovrebbero realizzare investimenti adeguati per tipologia, oggetto, frequenza o dimensione. Come nel caso del signor Maly, si tratta di investimenti troppo rischiosi per quella tipologia di investitori.

Nel caso del signor Maly avete vinto contro la banca…
… abbiamo vinto perché avevamo ragione. La banca del signor Maly lo aveva consigliato male. Quasi tutti i suoi risparmi, per essere precisi l'80 percento, erano stati investiti in un unico titolo, peraltro nemmeno troppo sicuro. Si trattava di una violazione dell'articolo 29 bella e buona. Ricordiamoci però che si tratta del primo caso in Alto Adige, e che ci sono voluti cinque anni per raggiungere questo risultato.

Esiste una tipologia di risparmiatori che, con una certa frequenza, si rivolge a istituti e associazioni come le vostre?
Nei miei lunghi anni di esperienza come assistente legale ho seguito tipologie di risparmiatori molto differenti: da chi investe poche migliaia di euro a chi ha portafogli azionari di centinaia di migliaia di euro. E non parlo solo di privati ma anche di aziende medio-piccole. Queste si rivolgono a noi soprattutto per i derivati, prodotti finanziari intimamente connessi con beni materiali dai quali derivano il loro valore, e per questo molto delicati.

Quali sono i vostri compiti?
Beh, innanzitutto noi forniamo un primo orientamento legale: è necessario capire se e come e quando convenga procedere legalmente contro una banca. Non consigliamo assolutamente di fare cause avventate: ogni singolo caso viene analizzato, soppesato e studiato. Se ci rendiamo conto che c'è una lesione dei diritti del consumatore allora iniziamo l'iter legale e, se chi si è rivolto a noi lo desidera, forniamo assistenza legale fino alla fine della causa.

I risparmiatori come possono entrare in contatto con voi?
Gli interessati potranno prenotare un appuntamento con me telefonando alla segreteria del CTCU al n.: 0471 975597, oppure inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]. Prima di contattarci, però, dovrebbero studiare bene la loro situazione finanziaria, verificare che gli investimenti intrapresi siano appropriati. Nel caso sorgessero dei dubbi, noi siamo a disposizione. Però non invitiamo nessuno a lanciarsi in cause avventate contro le banche: ci vuole un solido fondamento.