Rifiuti, Bolzano insegue
Bene Bolzano, ma non come Trento. Parliamo di rifiuti e dell’efficacia delle politiche di recupero e smaltimento. In base agli ultimi dati Istat sull’argomento, l’Alto Adige arriva quinto (primo invece il Trentino) nella classifica dei territori italiani secondo il mix di percentuale elevata di raccolta differenziata e produzione totale sotto la media.
La panoramica Istat
Dal report elaborato dall’Istituto nazionale di statistica con i valori del 2016-2017 emergono le performance delle regioni di punta della classifica, in un’Italia nella quale la quantità raccolta di rifiuti urbani è pari a 496,7 chilogrammi per abitante (+2,2% nel 2016 rispetto al 2015), mentre la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 52,5% (+5 punti percentuali sull’anno precedente).
Regioni e province virtuose
“In termini di raccolta differenziata – si legge –, sono quattro le regioni più virtuose che hanno contemporaneamente superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata e una produzione totale al di sotto della media”. Al primo posto la provincia autonoma di Trento (74,3% di raccolta differenziata rispetto al totale di rifiuti urbani prodotti, pari a 486,6 kg per abitante), al secondo il Veneto (72,9% di raccolta differenziata su 486,5 kg per abitante di rifiuti urbani prodotti). “A seguire Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano, le cui quote di raccolta differenziata sono rispettivamente 68,1, 67,1 e 66,4%, con una produzione totale di rifiuti urbani rispettivamente pari a 477,5, 481,1 e 475,5 kg per abitante”. Bolzano quindi figura con il 66,4% di differenziata e 475,5 chilogrammi di rifiuti prodotti per ciascun cittadino.
In termini di raccolta differenziata sono quattro i territori più virtuosi. Al primo posto la provincia autonoma di Trento (74,3% di raccolta differenziata e 486,6 kg di rifiuti totali per abitante), al secondo il Veneto. La provincia di Bolzano al quinto con il 66,4% di differenziata e 475,5 lg kg per cittadino
Le due province della regione sono a metà classifica per i volumi totali. I livelli più alti di produzione di rifiuti urbani, precisa l’Istat, si rilevano in Emilia-Romagna (653,0 chilogrammi per abitante) e Toscana (616,2). Il Molise (387,0) e la Basilicata (353,0), invece, sono le regioni in cui se ne producono di meno.
Trento e Reggio Calabria nelle best practice
Trento figura tra “i capoluoghi più virtuosi”, così definiti dall’Istituto, che raccolgono le 7 tipologie di rifiuti prese in considerazione in tutte le proprie unità locali: “Sono 10 e si distinguono in modo particolare Reggio Calabria (54 unità locali), Monza, Perugia, e Trento, con oltre 40 unità locali, e Forlì (39 unità locali)”.
Costi elevati per le famiglie altoatesine
Riguardo alle spese, in Sicilia l’87,1% delle famiglie giudica elevato il costo della raccolta dei rifiuti, mentre è definito adeguato dal 57,1% delle famiglie di Bolzano, seguite da Trento (43,6%), Lombardia (39,4%) e Veneto (39,1%).