Economy | Urbanistica

“Non sarà un prendere o lasciare”

Si dicono pronti al dialogo i rappresentanti della cordata Emozioni Alto Adige e assicurano “ci sono altri imprenditori che potrebbero unirsi al progetto”.

Non perde tempo la cordata Erlebnis Südtirol Emozioni Alto Adige, decisa a procedere a vele spiegate verso la realizzazione del loro Point of Interest, il centro acquisti da 15mila metri quadri nel cuore del capoluogo altoatesino. L’accusa di stallo mossa agli imprenditori dopo la bocciatura del progetto Benko, come conferma Robert Gramm, uno degli alfieri del consiglio di amministrazione di Emozioni, durante la conferenza stampa di stamattina (12 agosto), è servita a “spronarci per riattivarci subito”. A fargli eco il giovane presidente del gruppo Emozioni Simone Buratti che assicura: “sono abituato a portare a termine le cose”.

Gli imprenditori ribadiscono che il margine di intervento contempla unicamente la pianificazione urbanistica per l’area di proprietà del Comune: quasi 23mila mq compresi il parco della Stazione, che andrebbe mantenuto e valorizzato; l’attuale stazione delle autocorriere di via Perathoner, che potrebbe essere provvisoriamente spostata di poco lontano; e le vie pubbliche limitrofe. Anche la volumetria di circa 200mila mc a suo tempo prevista nella proposta edificatoria verrebbe ridimensionata ad un massimo di 100mila mc, “in linea con quello che la città può sopportare”. L’intenzione, sottolinea Gramm, non è quella di presentare un progetto “a scatola chiusa” ma di aprire un processo di discussione che coinvolga i cittadini ma anche tutti i partiti politici, “abbiamo una grande chance di fare la cosa giusta per questa specifica area”. In questo senso la cordata non si sbilancia ancora sugli eventuali costi che il progetto comporterebbe, “presenteremo il business plan in un secondo momento, quando avremo la risposta da parte del Comune”, precisa Gramm.

Quel che è certo è che quello di Benko è ormai un capitolo chiuso, interviene Buratti, “ora è il momento di agire nell’interesse pubblico”. L’idea di base è quella di dare nuovo slancio al centro storico con una proposta complementare e non sostitutiva. “Point of interest, come suggerisce anche il nome stesso, è pensato per essere un punto di incontro, un’occasione per vivere il tempo libero, oltre che una grande vetrina per proporre anche prodotti altoatesini doc, dall’artigianato al settore alimentare”, così Gramm che aggiunge: “ci sono altri imprenditori, oltre ai 36 soci, interessati a unirsi al progetto”.

Buratti viene poi interpellato dai giornalisti presenti in qualità di neofiduciario di HDS; l’Unione commercio è stata infatti spesso molto critica riguardo il tanto discusso articolo 55/quinquies. La domanda è in sostanza questa: la legge era pericolosa quando in gioco c’era il progetto Kaufhaus e ora che tocca alla cordata Emozioni tentare il “colpaccio” non è più così? “Vogliamo utilizzare questa legge non per escludere ma per includere, è importante avere un confronto proficuo e continuo con le associazioni del settore”, spiega il 26enne presidente. “Finché questa legge esiste bisogna applicare gli strumenti giuridici a disposizione”, aggiunge Gramm. Come a dire, dura lex sed lex.