Di lotta e di governo
Sui giornali trentini del 12 agosto sono emersi i nomi di tre consiglieri provinciali trentini che hanno richiesto i 600 euro di aiuto per le partite Iva nell'emergenza Covid-19. L'albergatore solandro leghista Ivano Job, l'avvocato roveretano dem Alessandro Olivi e l'architetto noneso delle stelle alpine Lorenzo Ossanna (a sinistra nella foto con Philipp Achammer). Ognuno ha dato le sue motivazioni, Job ha ricevuto la sospensione dalla Lega (Cosa vuol dire? Che per un po' non sono più nella Lega aspettando che poi la gente dimentichi la vicenda?).
Ma la storia strana è quella dell'architetto di Campodenno. Per i 600 euro vabbè (faccio uso dell'ironia trita e ritrita che sarà conosciuta anche dai tanti altoatesini d'origine anauniese), l'è en nones. Ma c'è un altro tipo di opportunismo che suona abbastanza clamoroso. Ossanna già da tempo ha una condotta consiliare molto vicina a quella della maggioranza, dai voti importanti di bilancio fino ad altre iniziative in aula (durante l'assestamento di bilancio Ossanna non ha abbandonato l'aula come il resto della minoranza...).
Ci si aspetterebbe che il gruppo che lo ha eletto decida di chiedergli di andare nel Gruppo Misto... Nulla. Insomma il gruppo consiliare Patt è di lotta e di governo, blockfrei. La maggioranza consiliare trentina ha un'altra "stampella", Piero De Godenz, eletto nelle fila dell'Upt, che però segue abbastanza il comportamento di Ossanna. De Godenz è della Val di Fiemme, si è recentemente salvato dall'accusa di aver lavorato con un contratto mentre era consigliere provinciale nella scorsa legislatura, è stato nel Comitato organizzatore dei mondiali di sci nordico di Fiemme. Nel 2026 i cerchi olimpici sventoleranno anche a Tesero e Predazzo e le nomine per le posizioni olimpiche organizzative le fa la Lega.
A proposito di Lorenzo e di stelle l'architetto anauniese è assistito dalla buona stella. Partendo da Campodenno, il paese dell'ex senatore Franco Panizza (dove l'attuale assistente di Vittorio Sgarbi si è candidato come sindaco per le comunali del 20-21 settembre), nel 2013 è risultato essere il primo dei non eletti della lista del Patt. Dopo la scomparsa improvvisa di Diego Moltrer è entrato in consiglio e, godendo fra litiganti, si è aggiudicato la poltrona della vicepresidenza del Consiglio regionale per la seconda metà della legislatura (quando alla presidenza c'era Thomas Widmann). La vicepresidenza del Consiglio regionale può sembrare una carica di terz'ordine, ma vuol dire soprattutto una cosa: fondi e personale per poter fare campagna elettorale per "investire" sul proprio futuro. Il Patt nel 2018 ha dimezzato i consiglieri (4) rispetto agli 8 del 2013, ma Ossanna è risultato il secondo degli eletti con 1834 preferenze. Ora l'opzione "di lotta e di governo" potrebbe essere un'altra scelta lungimirante.