Politics | Landtag

L'ultima mozione

Dopo 24 anni, Alessandro Urzì (FdI) lascia il Consiglio provinciale per approdare a Montecitorio. Approvata all'unanimità la sua (ultima) mozione sulle cure ospedaliere.
Urzì, Alessandro, Fratelli Italia
Foto: A. Urzì

Alessandro Urzì saluta il Consiglio provinciale dopo 24 anni. E l'aula ricambia il saluto approvando all'unanimità (e "dimostrando ampia benevolenza verso il consigliere neoeletto deputato", scrive Urzì in un comunicato) la mozione emendata con cui il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia chiedeva di impegnare la Giunta provinciale a garantire trattamenti di cura per mani, viso e capelli ai pazienti ospedalieri.

Ho sempre avuto l’Alto Adige nel cuore, fin dal mio primo intervento da giovane consigliere provinciale dove mi ero occupato dell’agricoltura di montagna.

Urzì ha poi ringraziato i colleghi per la disponibilità dimostrata a votare la mozione, nel rispetto del Regolamento, nonostante non fosse ancora disponibile la traduzione dell’emendamento, annunciando che il proprio impegno in Consiglio provinciale si concluderà probabilmente proprio con la votazione di quest’ultimo documento. “L’impegno politico – ha dichiarato in aula Urzì -  è passione, convinzione, determinazione e volontà per un mondo ed anche un Alto Adige migliore. La mozione è stata pensata per riservare le giuste attenzioni a coloro che si trovano nel momento più difficile della propria vita, quello della malattia. Avere le unghie curate, i capelli curati – ha proseguito Urzì - sono micro-attenzioni che però danno il segno profondo dell'umanità e della civiltà di questa terra di cui mi sono onorato di essere consigliere provinciale per tanti anni. Un documento improntato alla “buona politica” che pensa prima di tutto alla persona. L’Alto Adige è una terra che ha dimostrato di essere testimone di civiltà e esempio per la nostra comunità nazionale e per quella internazionale.”

 

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△rtim post Wed, 10/12/2022 - 17:57

Zum Abschied eine Maskarade der Höflichkeiten. Natürlich nicht ohne Genugtuung darüber zu äußern, dass der Südtiroler Landtag eigens für ihn, wohl schon in vorauseilender Andienerei dem "piccolo Meloni di provincia" gegenüber, seinem Antrag zugestimmt hat — ganz ohne Einhaltung geltender Normen, die ansonsten bekanntlich einen Akt nichtig machen: "nonostante non fosse ancora disponibile la traduzione dell’emendamento".
Wohl als krönender Höhepunkt der Höflichkeit gedacht, wird dem Landtag dafür sogar Zeugenschaft "testimone di civiltà ..." zugesprochen, was andere banale Mittäterschaft nennen.
So unterschiedlich kann offenbar politisches Verständnis sein.

Wed, 10/12/2022 - 17:57 Permalink