“Noggler ha ragione”

Il consigliere provinciale Riccardo Dello Sbarba reagisce all’intervista di Salto al consigliere provinciale SVP Sepp Nogler, che in merito al matrimonio SEL-AEW ha testualmente dichiarato: "Erschwindelt bleibt erschwindelt” (“l’imbroglio resta un imbroglio”).
Per Dello Sbarba l’intervista a Noggler “sfata lo spettro delle ‘gare europee’ con cui media e politici poco informati cercano di giustificare il ‘condono all'italiana’ delle concessioni illegali in mano a Sel”. Per il consigliere provinciale dei Verdi “non è vero che saremmo preda ‘dei colossi stranieri’” mentre “basterebbe che la Provincia, nei cinque anni di tempo che indicati da Noggler, facesse una buona legge sulle concessioni fissando chiari criteri a favore del territorio per l'aggiudicazione delle centrali, criteri che solo offerte dei comuni e delle loro società potrebbero rispettare e quindi vincere”.
A questo punto l’affondo di Dello Sbarba.
“La Provincia invece vuole fare l'opposto: più nessuna legge provinciale sulle grandi concessioni (quella appena approvata dalla giunta riguarda le piccole e medie), adottando direttamente il decreto Monti (bella rinuncia all'autonomia!) e al contempo non ripristinare il diritto sulle concessioni, ma andare a una sanatoria secondo il motto: "se nessuno denuncia, non c'è neppure un giudice". Insomma, tirando in barca chi delle gare truccate è stato la vittima (in primis AEW). Questo non è davvero un nuovo stile: è la prosecuzione dei vecchi errori.”
Per Riccardo Dello Sbarba le proposte di Sepp Noggler “corrispondono a quello che noi Verdi stiamo dicendo da mesi e che avevamo scritto in un emendamento alla legge Omnibus sulla fusione SEL-AEW (l'emendamento ha avuto il njet della maggioranza Svp-Pd)”.
Questi dunque i punti elencati da Dello Sbarba e le sue argomentazioni.
1. RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ - “Non c'è alcun riordino del settore energetico se non viene risolto il problema dell'illegalità delle concessioni ex Enel, assegnate a Sel in base a gare manipolate. Le concessioni devono essere riesaminate e assegnate a chi legittimamente se le merita. Solo così si ripristina il diritto. E si elimina lo "scheletro nell'armadio" che altrimenti anche l'eventuale nuova società SEL+AEW si porterà dietro con conseguenze imprevedibili.”
2. ELIMINAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI - “Lo scandalo Sel ha come sottofondo una situazione in cui la Provincia gioca il doppio ruolo di arbitro e giocatore nell'assegnazione delle concessioni. La Provincia deve smettere di fare l'imprenditrice e fare seriamente la legislatrice. Produzione e distribuzione devono spettare ai comuni e alle loro società. Quindi nella nuova eventuale società la Provincia non deve avere né la maggioranza, anche relativa, né una posizione di controllo.”
Nel suo commento su Salto all’intervista di Salto a Josef Noggler, Riccardo Dello Sbarba auspica che la voce del consigliere SVP già per anni presidente del consorzio venostano per l’energia “riesca a sollevare il dibattito sulle scelte di politica energetica, sia nei comuni che in Consiglio provinciale”.
Per Dello Sbarba Noggler “dà voce al malumore che serpeggia tra gli altri 114 comuni della provincia che si vedono tagliati fuori dal ‘matrimonio’ SEL+AEW, cioè dalla costituzione di un quasi-monopolio energetico che si muove nella direzione opposta alla sussidiarità, al modello cooperativo, al protagonismo dei comuni”.
Concludendo il suo commento il consigliere provinciale dei Verdi dà un giudizio fortemente negativo del fatto che “i due grandi comuni della provincia si accordano con la Provincia (con la P maiuscola) e tagliano fuori tutti gli altri”, ricordando che su questo era intervenuto in un’intervista a Salto anche Rudi Rienzner, del Südtiroler Energieverband (la rete delle cooperative energetiche).
"Troppo grande tra le piccole, troppo piccola tra le grandi” - così Rienzner aveva giudicato il matrimonio Sel+Aew. In merito il commento di Riccardo dello Sbarba è laconico: “percorriamo con 15 anni di ritardo una strada che nel resto d'Europa stanno abbandonando".