Ther Border Wall
Foto: Fabio Bucciarelli
Culture | Avvenne domani

Muri

Dal Messico all'Europa, barriere sempre più alte erette con il crudele scopo di separare tra loro gli esseri umani. Il nuovo progetto fotografico del Circolo Tina Modotti

Sarebbe stato davvero difficile, per gli appassionati fotografi del Circolo Tina Modotti di Bolzano, trovare un tema di più bruciante attualità di quello scelto per l’edizione 2021 de Il Mese della fotografia che ritorna dopo il silenzio imposto dalla pandemia: i muri.

Muri sempre più alti, anche ai confini della nostra Europa, nell’illusoria e crudele speranza di tener fuori dalla porta le colonne dei disperati che bussano per ottenere una speranza di vita

Il programma della manifestazione, fitto di appuntamenti, ha iniziato a dipanarsi a cavallo di una data, quella del 9 novembre, che ricorda ogni anno la caduta del muro di Berlino, con gli entusiasmi che provocò e con le illusioni che alimentò. Ci pensa poi la cronaca di queste settimane a documentare la costruzione reale e progettata di muri sempre più alti, anche ai confini della nostra Europa, nell’illusoria e crudele speranza di tener fuori dalla porta le colonne dei disperati che bussano per ottenere una speranza di vita. I muri, dunque.
La rassegna del Modotti ha come punto centrale una mostra allestita negli spazi del Centro Trevi e che resterà aperta sino al 3 dicembre. Propone una serie di immagini del fotografo Fabio Bucciarelli. Il titolo della rassegna “The Border Wall” anticipa già molto chiaramente il tema della ricerca.

Una migrazione contrastata in mille modi, tra persecuzioni, scene di violenza, le ormai famigerate separazioni tra madri, padri e figli,

Le immagini sono state realizzate lungo i confini tra Stati Uniti e Messico, su una linea di frontiera divenuta, negli ultimi decenni, teatro di un colossale dramma umano: quello di un popolo di disperati che intraprende il viaggio verso nord nella speranza di conquistare per sé e per i propri discendenti un pezzetto del mitico “sogno americano”. Una migrazione contrastata in mille modi, tra persecuzioni, scene di violenza, le ormai famigerate separazioni tra madri, padri e figli, ed ancora il colossale muro ipotizzato e in parte realizzato sotto la presidenza Bush. Una situazione emblematica che le immagini di Bucciarelli, che ha trascorso molto tempo in quei luoghi, documentano in maniera cruda ed efficace.
Come sempre avviene per le iniziative di questo tipo del Modotti, la mostra fotografica, inaugurata l’11 novembre alla presenza dell’autore, diverrà cornice, nelle prossime settimane, di altri appuntamenti con fotografi che hanno dedicato la loro attenzione alla tematica delle barriere erette purtroppo con sempre maggiore frequenza per separare tra loro gli esseri umani.
Il 19 novembre sarà la volta di Francesco Cito con le immagini del muro di Israele, il 26 novembre di Alessandro Grassani e infine, il 3 dicembre la conclusione con le immagini di Valerio Bispuri sui muri delle carceri italiane.

Tutte le conferenze con proiezione delle immagini avranno inizio alle 18. La mostra, al Trevi, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 20. Il progetto del Modotti si completa con un’altra rassegna fotografica, quella che presenta le immagini dei soci del circolo, sempre sul tema dei muri, ed aperta, negli spazi del Museo Civico di Bolzano sino al 6 gennaio prossimo con orario 10 - 18 dal martedì alla domenica.