Society | 13 dicembre 2013

Edilizia: sciopero generale di 8 ore

L'agitazione è stata proclamata dai sindacati confederali dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. Per i sindacati "nessuna crisi può giustificare l'azzeramento del ruolo del contratto nazionale, né tanto meno può essere usata per scaricarne il costo sui lavoratori".

Lo sciopero giunge dopo 11 mesi di confronto da parte dei sindacati con l'associazione di categoria dei construtturi Ance e le Coop e quella che le organizzazioni dei lavoratori definiscono 'rimessa in discussione dell'ultima soluzione comune ipotizzata'
Il nodo sta nel tentativo, fallito, di "mettere in sicurezza l'Anzianità Professionale edile" - dichiarano i sindacati. 
Condito con una proposta, per quanto riguarda la parte salariale, che i sindacati definiscono 'inaccettabile e provocatoria', visto che "non vi è stata disponibilità a definire alcun aumento contrattuale". 

Per i sindacati Fillea/Cgil, Filca/Cisl, Feneal/Uil e Asgb "nessuna crisi può giustificare l'azzeramento del ruolo del contratto nazionale, né tanto meno può essere usata per scaricarne il costo sui lavoratori"

Secondo le associazioni di categoria dei lavoratori dell'edilizia l'unica grande priorità strategica che dovrebbe essere di tutti è quella di "costruire in sicurezza e nel rispetto del territorio e delle persone", senza rincorrere invece "la mera riduzione dei costi e dei diritti senza peraltro alcun rispetto dei vigenti accordi interconfederali".