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Sciopero generale: sindacati soddisfatti

Per Cgil-Agb, Uil-Sgk e Asgb il bilancio è positivo. L’adesione è stata particolarmente elevata nelle grandi aziende metalmeccaniche.

La manifestazione in piazza Matteotti ha visto gli interventi dei segretari generali delle tre sigle sindacali, Alfred Ebner, Toni Serafini e Toni Tschenett, mentre il gran finale è stato affidato al segretario nazionale nuove identità del lavoro Cgil Claudio Treves

La mobilitazione sta registrando un’elevata adesione di lavoratori tra i metalmeccanici, nelle grandi realtà produttive del capoluogo: dell’80% l’adesione allo sciopero nello stabilimento dell’Aluminium Bozen (ex Sapa Profili), stessa percentuale si registra alle Acciaierie Valbruna. Soddisfacente l’adesione all’Iveco, anche se molto diversificata a seconda dei reparti. Buono l’andamento anche in periferia, dove il picco si è raggiunto alla Gkn Driveline di Brunico, dove circa la metà dei lavoratori del primo turno, questa mattina, ha incrociato le braccia.

Per quanto riguarda il commercio la grande distribuzione ha fatto registrare una percentuale intorno al 60% di astensoni dal lavoro. Buona l’adesione nelle aziende e cooperative di servizio del pulimento del settore socio-sanitario, nel quale l’astensione si aggirava oggi intorno al 65%.

Per quanto riguarda la sanità, l’adesione è stata a macchia di leopardo, con picchi che hanno comportato la chiusura di alcuni servizi, come alcuni  poliambulatori a Merano, e i punti di prelievo degli ambulatori di microbiologia a Bolzano, in via Amba Alagi.

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Roland Kofler Sat, 12/13/2014 - 10:23

Der Kündigungsschutz erzeugt unglückliche Arbeitnehmer und unproduktive Unternehmen/ Behörden. Weiters ist er wohl für einem Grossteil der Jugendarbeitslosigkeit verantwortlich.
Und das geht so: da unkündbar meiden Unternehmen Einstellungen. Da wenig Eingestellt wird, haben Arbeitnehmer nicht die Möglichkeit aus unpassenden Stellen auszutreten um sich was besseres zu suchen. Sie werden demotivierter und ihr Betrieb unproduktiver. Die Wirtschaft schrumpft und es gibt noch mehr gruende nicht den Hut zu nehmen oder Neu-Einstellungen vorzunehmen
Das österreichische Model der Flexicurity, Abbau des Kündigungsschutzes bei gleichzeitigem Ausbau der Arbeitslosenversicherung wär daher erstrebenswert.

Zum Glück ist das auch EU-Thema
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=102&langId=de

Sat, 12/13/2014 - 10:23 Permalink