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Chef Pad, il personal food trainer

Il gruppo di ricerca del prof. Francesco Ricci dell’unibz sta lavorando ad un’app per una dieta salutare su misura. Come soddisfare il nostro palato mangiando sano.
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Si chiama “Chef Pad” ed è un’app che, attraverso un innovativo sistema di raccomandazione, suggerisce agli utenti, la dieta salutare più adatta, elaborata in base ai loro gusti e alle loro esigenze. Un supporto utile, dunque, a portata di smartphone, per seguire una sana alimentazione e, potenzialmente, vivere meglio. Al progetto stanno lavorando Francesco Ricci, professore di Informatica e preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche dell’unibz e il suo gruppo di ricerca.

Prof. Ricci, com’è nata l’idea di questa app e in cosa consiste esattamente?
È nata pensando a una domanda che che ci facciamo ogni giorno: cosa preparo per cena questa sera? Possibilmente dobbiamo soddisfare il gusto di tutta la famiglia, variare l’alimentazione, magari preparare qualcosa che usi gli alimenti che abbiamo già nel frigo, e per esempio fare contenta la nostra figliola perché ieri abbiamo preparato pesce che non le piace. Soddisfare questi, e molti altri vincoli, non è sempre essere facile. La nostra app apprende i gusti dell’utente, conosce il tipo di attività fisica che fanno, sfrutta una data base di utenti di cui conosce le preferenze alimentari, chiede all’utente che tipo di alimento vorrebbe consumare, e quindi suggerisce una ricetta da preparare. 

Perché creare proprio un’app sull’alimentazione?​
Ci sono vari motivi per interessarsi oggi all'alimentazione. È noto che in molti casi si consumano alimenti che non sono calibrati rispetto alle nostre esigenze, un po’ per ignoranza, un po’ perché si tende a dare maggiore peso al gusto piuttosto che alla salute. Inoltre c’é un interesse crescente verso la preparazione del cibo, come lo testimoniano il gran numero di programmi televisivi su chef, alimenti, ricette varie, ecc.

A che punto è lo studio?
È iniziato tutto un po’ più di un anno fa e come tutti i progetti software non terminerà mai… C’è sempre spazio per migliorare una applicazione. Attualmente l’applicazione è usabile su un tablet Android e permette di inserire le preferenze dell’utente e di fornire suggerimenti di ricette compatibili con il nostro specifico consumo calorico.

Quante persone stanno lavorando al progetto?
Siamo in tre, David Massimo (studente), Mouzhi Ge (ricercatore) ed io. Inoltre abbiamo delle collaborazioni con ricercatori australiani e tedeschi con cui stiamo preparando una proposta di progetto per estendere ulteriormente le funzionalità del sistema (interazione basata su voce, pianificazione alimentare, integrazione di activity tracking).

Ma come funziona quest’app?​
Il nostro progetto è motivato dal fatto che ci sono in questo settore dei problemi “computazionali” da risolvere. In particolare in questo caso si tratta di stimare l’utilità di una ricetta sulla base delle preferenze espresse dall’utente per altre ricette. In pratica abbiamo un database di centinaia di ricette e non sappiamo quali potrebbero essere le migliori per uno user. Il sistema compie una stima sulla base delle informazioni che ha dell’utente (preferenze, livello di attività fisica, alimenti che desidera utilizzare) sfruttando un modello matematico “addestrato" a risolvere questi problemi. La nostra tecnologia si colloca nel settore delle “recommendation” ed utilizza algoritmi simili a quelli usati da Amazon o YouTube per suggerire libri o video.

Cos’ha di diverso Chef Pad rispetto alle altre applicazioni sullo stesso tema disponibili sul mercato?​
Fondamentalmente l’aspetto che la differenzia dalle altre è la capacità di suggerire ad ogni utente la ricetta calibrata per lui senza che questi debba cercare nel database delle ricette. Rintracciare quello che ci serve in una banca dati che contiene centinaia di ricette non è sempre facile specialmente se la ricerca deve tener conto di numerose condizioni, come già accennato: calibrare la dieta, bilanciare gusto e salute, variare la dieta, usare alimenti che abbiamo già. L’utente, con pochi click, può trovare un cibo diverso da preparare ogni giorno che soddisfi tutti questi vincoli. Non è poco.

Che tipo di accoglienza ha avuto finora il vostro progetto e quali aziende potrebbero essere interessate a quest’app?​
Il cibo, l’alimentazione, come già sottolineato, è oggi un argomento molto caldo. C’è un grande interesse per la nostra applicazione sia nell’ambito della ricerca, infatti non ci sono molti “recommender systems” in questo settore, sia da parte di potenziali utenti e di alcune aziende. L’industria interessata a queste applicazioni è fondamentalmente quella che si occupa della distribuzione e vendita di prodotti alimentari, catene di supermercati, e produttori di elettronica di consumo, per realizzare nuovi apparati da inserire nelle cucine “intelligenti” del futuro. Pensiamo inoltre anche a modelli di business tipici delle app mobili, e abbiamo intenzione a breve di rendere disponibile l’app su Google Play.