Neurologia ai raggi X
-
Il reparto di neurologia dell’Ospedale di Bolzano e, più in generale, il settore della neuroriabilitazione sono tra quelli che negli ultimi anni hanno mostrato la necessità di una riorganizzazione. Con un’interrogazione-fiume il consigliere Pd, Sandro Repetto, ha cercato di ottenere delle risposte dall’assessore alla sanità Hubert Messner.
Per quanto riguarda i disservizi per i malati di Parkinson di cui ci siamo occupati varie volte su SALTO le risposte sono le stesse date il 24 ottobre. Incredibilmente, nell’Alto Adige plurilingue, viene confermato che il clamoroso ritardo nell’attuazione di un Percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTAR) pronto da un anno, è dovuto a problemi di traduzione (la stessa risposta era stata data l’estate scorsa alla presidente dell’associazione Alessandra Zendron, si deve trattare di una traduzione particolarmente impegnativa, ndr).
“Per la Malattia di Parkinson - si legge nella risposta - è in fase di traduzione un PDTAR (aziendale. Il documento è stato elaborato istituendo vari gruppi di lavoro per i principali ambiti di competenza coinvolti nella malattia (neurologia, psicologia e neuropsicologia, riabilitazione, assistenza territoriale, ecc…), con professionisti afferenti a tutti i Comprensori sanitari. Il reparto di riabilitazione di Vipiteno ha collaborato ed è responsabile della parte riabilitativa del PDTAR: ha fornito una proposta riabilitativa basata sulle linee guida, che è stata poi discussa, rielaborata e condivisa nel gruppo di lavoro aziendale. Appena conclusa la traduzione, il PDTAR verrà approvato con delibera aziendale ed entrerà in vigore”.
Quanto alle cause strutturali delle “gravi disfunzionalità operativo-organizzative” in ambito neurologico e riabilitativo “le cause profonde delle citate problematiche organizzative e gestionali – replica l’assessore ed ex primario - sono riconducibili alla insufficiente disponibilità di personale medico ed infermieristico per l’ottimale copertura di tutte le attività previste, con ripercussioni sulle modalità di assegnazione delle unità di personale ai diversi ambiti ed ambulatori specialistici, e conseguente necessità di rimodulazione dei carichi di lavoro. Nello specifico, per quanto riguarda Neurologia, l’unità operativa di degenza ha un numero di posti letto contenuto, a causa delle già note difficoltà di reperimento del personale infermieristico necessario a garantire la continuità assistenziale. Sarà invece oggetto di ristrutturazione e riallocazione nell’ambito dei lavori previsti nel presidio ospedaliero”.
Per quanto concerne il Dipartimento di Riabilitazione, nella fase immediatamente successiva all’emergenza pandemica “è stato possibile ripristinare gradualmente – informa Messner - l’offerta di prestazioni a livello territoriale e riattivare la funzionalità di ambiti di degenza la cui completa riapertura è tuttavia collegata al reperimento del personale infermieristico necessario alla copertura dei turni previsti. L’assetto complessivo dei posti letto, sia nella componente per acuti, come nell’ambito post-acuzie, nonché per l’offerta di prestazioni a livello ambulatoriale richiede la disponibilità di ulteriore personale. (…) Per quanto riguarda la Neuroriabilitazione è in essere un rapporto di collaborazione in particolare tra le rispettive unità di degenza 75 dell’ospedale di Bolzano e di Vipiteno per una gestione omogenea del percorso di cura dei pazienti in carico.
-
Repetto chiede poi “se, dopo la pessima esperienza degli ultimi anni del Dipartimento di Riabilitazione, l’inefficacia della forma vincolante della Neurologia nell’evitare l’attuale crisi e le difficoltà della Neurochirurgia con alcune importanti defezioni di professionisti apprezzati, non sussistono sufficienti ragioni per istituire a livello aziendale il Dipartimento di Neuroscienze?”
“Nel 2020 – spiega Messner - con l'adozione della Delibera "Piano provinciale della rete riabilitativa 2020-2025", è stato ritenuto necessario ridefinire il dipartimento di riabilitazione quale modello organizzativo fondamentale, nonché snodo reale della clinical governance, assegnandogli una serie di compiti, fra cui: pianificazione ed erogazione di prestazioni di ricovero ed ambulatoriali legate al fabbisogno, controllo sulla corretta erogazione delle stesse, predisposizione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali PDTA e loro revisione (…). Il Dipartimento, che comprende tutti i reparti di riabilitazione della provincia, dispone di un organico di circa 480 persone (tra medici, fisioterapisti, terapisti occupazionali, infermieri, infermieri ausiliari, personale amministrativo, ecc.)”.
Quanto aalla Neurologia di Bolzano, "nel primo anno di collaborazione con gli altri reparti dell’Azienda sanitaria, sotto la guida del Dott. Teatini (dimessosi a giugno 2024, ndr)" secondo l'Asl "sono stati ottenuti risultati di eccezionale qualità. Un esempio significativo è l’elaborazione del PDTA Stroke, Nel frattempo, è stato nominato con concorso pubblico il nuovo Primario del Reparto di Neurologia (Giosuè Gulli), che sarà garante per la continuità della qualità organizzativa e clinica del reparto di Bolzano. Invece, per quanto concerne importanti defezioni di professionisti apprezzati della Neurochirurgia, la fuoriuscita dall`Azienda sanitaria di professionisti altamente qualificati costituisce sempre un problema per il servizio coinvolto; la presenza o assenza di un dipartimento di neuroscienze non è sicuramente la soluzione per un problema di questo tipo perché “le problematiche menzionate non sono pertinenti alla forma organizzativa”.
Quanto ai Percorsi diagnostico terapeutici delle altre malattie neurologiche la situazione è questa:
- Il PDTA della SLA era stato iniziato parecchi anni fa dalla Neurologia di Bolzano, poi utilizzato solo in ambito comprensoriale; ora il percorso, rielaborato e condiviso in tutti i Comprensori e divenuto pertanto aziendale, è in fase finale di rifinitura e sta per essere completata la traduzione.
- Il PDTA per la Sclerosi multipla è in fase di completamento ma, dato che sono in procinto di uscire i nuovi criteri diagnostici di questa malattia, con annunciate variazioni sostanziali, è preferibile attenderne la pubblicazione per apportare le modifiche necessarie al documento.
- Il PDTA dello Stroke (per l’Ictus) è completato, approvato con delibera aziendale e in fase di diffusione e implementazione.
- È inoltre in fase di traduzione anche il percorso per il paziente disfagico, elaborato nell’ambito di un gruppo di lavoro multiprofessionale a livello aziendale.