Culture | Rassegna stampa

Genio femminile

Un film di Margarethe von Trotta sulla passione filosofica di Hanna Arendt

Alla figura di Hanna Arendt, acuta e influente pensatrice del Novecento, è dedicata la prima pagina culturale del Corriere dell’Alto Adige. La notorietà della Arendt – si legge nell’articolo firmato da Rosetta Infelise Fronza – si deve in particolare al suo libro che “narra” il processo al gerarca nazista Adolf Eichmann, uno dei principali strateghi della cosiddetta “soluzione finale”. L’occasione per riparlarne sarà la presentazione, venerdì prossimo, di un film inedito della regista tedesca Margarethe von Trotta, ospite intorno alla quale ruoterà la 27esima edizione del Film Festival. Il tentativo della von Trotta è stato quello di restituire sulla pellicola la “passione del pensare” di una filosofa capace di esporre la propria vita alle più violente lacerazioni del suo tempo. Pensando a quanta fatica facciamo, ancora oggi, nell’attribuire alle donne la caratteristica della “saggezza” – ogni riferimento alle recenti vicende della politica italiana è chiaramente voluto – i libri della Arendt e il film della von Trotta potrebbero darci la spinta a rivedere molti dei nostri sciocchi preconcetti e soprattutto delle nostre pigre abitudini.