"Un damit cade l'asino"

I retroscena della campagna "Stop del Gewalt", il boom delle certificazioni linguistiche e le famiglie altoatesine alle prese con il cambio di stagione legato alla fine dell'anno scolastico.

Al centro dell'attenzione sui quotidiani odierni è ancora una volta l'"emergenza sicurezza" causata dal fatto di cronaca dello scorso weekend, che ha fatto finire all'ospedale alcuni giovani vittime di una rissa verificatasi allo Sheraton di Bolzano, sovraffollato per una festa. Alla notizia ed al suo corollario - una vera e propria campagna all'insegna dello "Stop der Gewalt" - il quotidiano Dolomiten dedica ben 3 pagine, ma sulla "prima" il sangue del logo creato per l'occasione viene abbinato ad una fotonotizia che celebra la nuova croce installata sull'Ortles: "Südtirols höchster Berg hat ein nueus Gipfelkreuz". Blut und Boden, insomma; il quotidiano conosce bene il linguaggio dei "sintagmi". La notizia legata all'ordine pubblico nel mondo giovanile torna naturalmente anche sugli altri giornali, ma con accenti diversi. 
Si parla però anche di altro. Ad esempio delle certificazioni linguistiche, che nel mondo scolastico di lingua italiana stanno divenendo sempre di più la chiave per abbattere, a monte, la paura della spada di damocle del patentino di bilinguismo. Il titolo a questo proposito sul Corriere dell'Alto Adige è più che esplicito: "Il boom delle certificazioni".
Si parla anche delle candidature per le prossime elezioni provinciali, con la scelta compiuta di Lorenzo Sola di lasciare la segreteria della Cgil per sposare in quota Sel la lista dei Verdi e quella ancora da compiere della collega Cornelia Brugger, questa volta corteggiata dal PD a caccia di donne. 
Dal canto loro Tageszeitung e FF si occupano rispettivamente di altri due temi attuali ed importanti. Il quotidiano diretto da Arnold Tribus si domanda "Wohin mit den Kids", facendo riferimento al tradizionale problema incontrato dalle famiglie sull'uscio dell'estate. FF invece torna sul tema del Grundeinkommen portandolo alle estreme conseguenze e titolando "Leben ohne zu arbeiten"; vi avremmo visto bene abbinato anche un punto di domanda.  
Alto Adige invece ha seguito ieri le orme di alcuni politici altoatesini scesi ieri a Firenze: "Kompatscher e Bizzo, vertice con Renzi". Grandi manovre sul "governo di domani", astensionismo permettendo.

 

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pérvasion Thu, 06/13/2013 - 09:37

»FF invece torna sul tema del Grundeinkommen portandolo alle estreme conseguenze e titolando "Leben ohne zu arbeiten"; vi avremmo visto bene abbinato anche un punto di domanda.«

Warum bitte ein Fragezeichen? "Leben ohne zu arbeiten" ist zwar eine verkürzte Darstellung, doch das bedingungslose Grundeinkommen impliziert bewusst, dass man nicht arbeiten muss, um leben zu können. Auch, weil es gar nicht genug Arbeit für alle gibt.

Thu, 06/13/2013 - 09:37 Permalink