Chronicle | commercio

L'ennesimo ricorso

La Giunta presenta appello contro la sentenza del TAR di aprile che annullava la "finta gara" e accusava la Provincia di eludere tutti i pronunciamenti sul Twenty.
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Foto: Hannes Prousch

Non basta aver avuto svariate sentenze contrarie anche dal massimo tribunale amministrativo, il Consiglio di Stato. Partendo dal presupposto che ci saranno sempre atti impugnabili, e, successivamente, sentenze impugnabili, praticamente all’infinito, la tattica dilatoria sulla faccenda Twenty prosegue come se nulla fosse verso una delle più impressionanti serie di ricorsi mai vista dalle nostre parti. Come previsto, la Giunta Kompatscher stamani (13 giugno) ha deciso infatti di fare appello contro la sentenza  di aprile in cui il Tar annullava la “gara” per il centro commerciale che doveva essere fatta 13 anni fa, accusando esplicitamente Provincia e Comune di avere un atteggiamento “elusivo” improntato a "fingere di applicare" le sentenze.

I giudici del TAR di Bolzano avevano in particolare fatto notare che “fingendo di conformarsi alla pronuncia giudiziale, l’Amministrazione provinciale, si propone, con la gara che intende bandire “per dare esecuzione alla sentenza” del Consiglio di Stato, la dichiarata finalità di “rimuovere i vizi”, ossia “sanare”, il titolo edilizio già rilasciato a favore di Podini, per legittimare ex post l’attività già insediata e operativa, in una logica conservativa dell’esistente, del tutto antitetica a quella della gara che deve precedere l’individuazione del sito su cui insediare la grande struttura di vendita”. Magari i giudici del Consiglio di Stato tra due anni sovvertiranno per la prima volta uno degli innumerevoli provvedimenti del Tar, ma se dovessero confermare quest’ultima sentenza, è assai improbabile che ciò potrà servire a scrivere la parola fine a questo pasticcio infinito.   

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Massimo Mollica Tue, 06/13/2023 - 13:54

Ritengo che l'atto serva a prendere tempo per le prossime elezioni provinciali. A mio parere non esiste soluzione se non quella proposta da Aspiag, con buona pace delle varie associazioni contrarie, che è poi quella più consona a come gira il mondo intero. Certo è che pensare che la sorte lavorativa di persone sia legata al volere di pochi lo trovo abberrante.

Tue, 06/13/2023 - 13:54 Permalink