Politics | L'idea

La bonifica dei terreni si fa con la canapa

La pianta avrebbe capacità di riduzione dell’uso di pesticidi, fitofarmaci e diserbanti nelle colture. La proposta arriva dal M5S trentino.

I benefici dati dall’uso del fitorisanamento sono molteplici: innanzitutto è una tecnica a basso impatto ambientale e a bassissimo costo, specialmente se lo si paragona ai metodi canonici di bonifica del territorio, che prevedono sbancamento del terreno inquinato, trasporto di tonnellate di materiale, oltre che il costo di smaltimento”. L’idea di Marco Santini, Paolo Negroni e Andrea Maschio consiglieri comunali del Movimento 5 stelle nel capoluogo trentino è chiara: utilizzare la canapa per la bonifica delle aree inquinate da metalli pesanti nell’area di Trento Nord. L’iniziativa, già attivata in via sperimentale in alcune zone del Paese fra cui la Terra dei Fuochi, Brescia e la Sardegna, è al suo stadio più avanzato nell’area dell’Ilva di Taranto, ritenuta responsabile, nel 2002, del 30,6% delle emissioni nazionali di diossina, un valore che nel 2006 sale addirittura al 92% (stando ai dati del Registro INES).

“La canapa cresce in fretta raggiungendo la piena maturazione in 180 giorni e si adatta a qualsiasi clima. Ma ciò che la rende un eccellente rimedio rispetto alle altre specie vegetali utilizzate per lo stesso scopo, è la sua straordinaria capacità di assorbimento degli inquinanti del terreno come i metalli pesanti, inquinanti organici e la capacità di assorbimento della CO2 dall’aria. Al fine di iniziare ad occuparci in maniera reale e non solo teorica della bonifica dei terreni di Trento nord, la nostra proposta è quella di attivare un progetto di bonifica dei terreni con tale sistema, monitorando i terreni, le falde e le piante almeno per tre cicli vegetativi”, spiegano i consiglieri comunali pentastellati. E dunque “qualora le piante sfalciate avessero buone caratteristiche si potrebbero inoltre conferire per il loro utilizzo industriale o tessile abbattendo ulteriormente i costi dell’intervento”, così i promotori dell’iniziativa.