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Centro unico per le prenotazioni in sanità

Paul Köllensperger deposita una mozione in consiglio nella quale chiede un Cup unico sul modello trentino e invita i cittadini a chiedere rimborsi per visite da privati.

Amministrare la sanità, così come l'istruzione, vuol dire pressochè automaticamente finire nel mirino di utenti, media, lavoratori, colleghi in consiglio o in giunta. In Trentino la polemica nella sanità è scoppiata qualche settimana fa, con la sostituzione dell'assessora Donata Borgonovo Re con Luca Zeni. E qualche giorno dopo un altro consigliere Pd, Mattia Civico, ha chiesto al collega di partito Zeni di attenersi a quanto previsto dalla Borgonovo Re: a novembre fare una selezione per sostituire il direttore dell'Azienda sanitaria Luciano Flor. Nel frattempo si è anche discusso se portare il Not, nuovo ospedale del Trentino, da via al Desert (zona caserme di Trento sud) a Mattarello all'altezza dell'aeroporto. Situazione insomma ingarbugliata, ma vi sono alcuni punti fermi all'interno della riorganizzazione della sanità trentina che sembrano funzionare. Anche se Zeni nelle prime dichiarazioni ha parlato di contatti con l'ufficio Alpeuregio di Bruxelles e la volontà di studiare la sanità del Nordeuropa per prenderne aspetti positivi. 

Funziona bene ed ha un'ottica user friendly il Centro unico prenotazioni. Si possono prenotare le visite andando su https://cup.apss.tn.it, identificandosi inserendo proprio codice fiscale e identificativo stampato sulla tessera sanitaria, quindi scegliere la prestazione richiesta coperta dal servizio sanitario nazionale, in libera professione agevolata o in libera professione. Per certe prestazioni o per gli utenti meno "smanettoni" è attivo un numero gratuito, con delle postazioni dislocate in luoghi (come in Tesino) dove svolgono anche utile servizio di mantenimento dell'occupazione. Ad esempio per il rinnovo della patente (che d'ora in poi coinciderà con il proprio compleanno) si può vedere la visita più vicina ai centri territoriali e scegliere in base alle proprie disponibilità di tempo ed alla distanza da casa. 

Paul Köllensperger chiede in una mozione di poter avere anche in Alto Adige un centro unico prenotazioni come in Trentino. «Le liste di attesa di molte prestazioni - scrive - risultano oggi accessibili con tempi di attesa ben maggiori dei 60 giorni previsti dalla normativa. Le conseguenze sono note: capita spesso che i pazienti si rechino direttamente nei reparti ospedalieri oppure al pronto soccorso, aggravando situazioni organizzative già difficili. Il Cup unico, per come è attualmente predisposto, è tale solo nel nome, ma non di fatto. Le lunghe liste di attesa vanno a creare una sanità a due livelli: chi se lo può permettere economicamente, di fronte ad un’attesa troppo lunga, va dal privato e paga; chi invece non può deve attendere i tempi del servizio pubblico. La soluzione di questo problema è quindi  fondamentale per garantire una sanità equa a tutti i cittadini».

Köllensperger chiede inoltre che vengano pubblicizzate le possibilità offerte dalla delibera 450/2014 della Giunta provinciale. «Si tratta delle modalità di rimborso dei costi sostenuti dai pazienti che si rivolgono all’assistenza specialistica indiretta, una norma che assicura 50 euro a coloro che si sono visti costretti a rivolgersi a una struttura privata costatato che i tempi di prenotazione per una visita erano superiori ai 60 giorni».

Köllensperger sui social network aveva criticato nei giorni scorsi l'uscita del direttore Thomas Schael, che aveva prospettato un investimento da 100 milioni di euro per l'informatizzazione della sanità altoatesina.