Asl, i medici non si trovano
Reperire nuovi medici in Alto Adige è la “sfida del secolo” per l’Asl e finora i risultati non sono incoraggianti. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Thomas Schael fa sapere che fra specialisti e generalisti mancano almeno 160 medici. 100 erano i posti banditi la scorsa primavera, 70 dei quali sono rimasti vacanti. “Andremo ad assumere circa 30 persone per i profili professionali dell’ambito medico ed altre 30 per quello tecnico-assistenziale”, assicura Schael nel corso della presentazione del bilancio semestrale illustrato ieri, 12 agosto, a Bolzano.
“I conti che riguardano il bilancio dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sono solidi e si muovono in un contesto ben definito tanto che, per la fine dell’anno, si prevede una leggera variazione in positivo di quasi 500.000 euro”, garantisce il numero uno della Asl. 632,1 milioni di euro è la spesa complessiva dell’Asl, con un aumento di 22,9 milioni fra i primi 6 mesi del 2015 e i primi 6 del 2016. I costi per il personale sono rimasti più o meno invariati. Per quanto riguarda gli acquisti si è riusciti ad ottenere delle condizioni migliori sui beni non sanitari con il risultato che, entro fine anno, sarà possibile registrare una riduzione del 3% sui costi. Aumento consistente si registra invece nell’ambito di medicinali e beni sanitari. Se, ad esempio - riferisce Schael - negli anni 2012-2013 il trend di crescita registrato per l’acquisto di farmaci era pari al 9,7%, nel biennio 2013-2014 era salito al 13% e da allora si è stabilizzato a circa il 6%, "in base a questo andamento possiamo supporre che avremo dei tassi di crescita annui di almeno il 7,5% ". Nel computo non ci sono tuttavia i circa 7,5 milioni di euro che l’Azienda sanitaria pianifica annualmente per nuovi famaci molto costosi come, ad esempio, quelli per l’epatite C. In questo campo, per il 2016, è prevista una spesa di 12,5 milioni di euro. Sul fronte delle prestazioni è emerso che il numero dei ricoveri è leggermente calato: dai 35.000 del primo semestre del 2015 ai 33.000 del primo semestre di quest’anno.
Gli accessi al Pronto Soccorso sono, al contrario, in costante aumento: nel primo semestre 2016 sono stati – in tutti gli ospedali dell’Alto Adige – circa 143.000 (rispetto ai 139.000 del 2015). Le prestazioni specialistiche sono rimaste più o meno invariate nonostante la normativa europea sull’orario di lavoro abbia imposto una riduzione delle effettive ore lavorative. Così, da gennaio a giugno del 2016, dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sono già state erogate 1.036.000 prestazioni specialistiche (2015: 1.023.000), oltre a 216.000 esami radiologici e 2.550.000 esami diagnostici di laboratorio. Positiva la situazione sul fronte dei progetti: l’assistenza palliativa è stata implementata, in ogni Comprensorio è stata istituita una “Memory-Clinic” dedicata all’accertamento dei disturbi della memoria, e sono state attivate la telemedicina e la prescrizione elettronica. "Un po’ per volta si sta attuando anche quanto programmato nell’IT-Masterplan", così Schael.