Economy | Barometro IRE

Non è un buon anno per chi sposta merci

Molto buono, invece, il clima di fiducia nel settore dei servizi alle imprese. Soddisfatti anche i gestori degli impianti di risalita. Galvan (CNA FITA): “I valichi alpini e il caro gasolio ci stanno mettendo in difficoltà”.
Camion, autostrada, trasporti
Foto: Pixabay
  • Prevale l'ottimismo tra i gestori degli impianti di risalita e nel trasporto passeggeri. Sono tutti abbastanza fiduciosi: il 2024, per loro, sarà un buon anno. Il clima di fiducia rimane molto positivo anche nel settore dei servizi alle imprese. Preoccupati invece i gestori del trasporto merci.

    Questo, in breve, quanto emerge dalla rilevazione estiva del Barometro dell'economia IRE, l'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. 

    L’ottimismo prevale in particolare nella branca dei servizi alle imprese, ma i giudizi sulla redditività sono decisamente positivi anche nei comparti delle attività professionali, tecniche e scientifiche, dell’informatica e telecomunicazioni e in quello creditizio e assicurativo. Gli istituti di credito segnalano però una nuova diminuzione degli impieghi e un lieve peggioramento della solvibilità della clientela, dovuto anche agli elevati tassi d’interesse. Tale situazione dovrebbe migliorare: dopo il primo abbassamento dei tassi operato a giugno dalla Banca Centrale Europea, in autunno potrebbero arrivare nuovi tagli. Le imprese attive nella branca immobiliare, nei servizi alla persona e nell’editoria e comunicazione segnalano un ristagno della domanda e dei fatturati, ma anche in questi comparti la redditività quest’anno sarà soddisfacente nella gran parte dei casi.

    Nel trasporto passeggeri quasi tutte le imprese esprimono attese positive sulla redditività e prevedono un aumento di fatturati, investimenti e occupazione. Nel trasporto merci le aspettative sulla redditività e sull’andamento del giro d’affari appaiono più modeste: le imprese lamentano un generale peggioramento delle condizioni in cui si trovano ad operare e un quinto degli operatori prefigura un risultato d’esercizio insoddisfacente.

    La ristrutturazione del ponte Lueg in Tirolo e la chiusura della strada del Passo Resia in Val Venosta causeranno ulteriori problemi per il settore del trasporto merci.

  • Impianti di risalita: nessun insoddisfatto per il 2024 Foto: IRE
  • A riassumere le principali preoccupazioni del mondo del trasporto merci è Juri Galvan, Presidente CNA FITA Alto Adige Südtirol: “Nel trasporto merci paghiamo l’inadeguatezza delle infrastrutture stradali italiane, gli insostenibili divieti tirolesi e problemi di transito in tutti i valichi alpini. Il traffico congestionato rende impossibile calcolare i tempi di percorrenza. Tutto ciò, insieme alla carenza di personale e al caro gasolio, sta mettendo in difficoltà la gran parte delle piccole e medie aziende di trasporto. La situazione è molto preoccupante.”

    Sulla stessa linea anche Alexander Öhler, Presidente dei trasportatori di merci di lvh.apa Confartigianato imprese: “La ristrutturazione del ponte Lueg in Tirolo e la chiusura della strada del Passo Resia in Val Venosta causeranno ulteriori problemi per il settore del trasporto merci. Soprattutto, queste misure vanno pianificate in collaborazione con tutti i Paesi interessati. Non si può andare a scapito dell’efficienza economica. Il nostro principio deve essere: lavorare insieme, non gli uni contro gli altri.”