Un uomo, un (milione di) perché.

Le innumerevoli virtù di un ex ministro.
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Brunetta è una sorta di sineddoche della politica italiana. 

Simpatico come un herpes ed altrettanto utile, vaga di canale in canale allontanando ogni residua voglia di onorare il canone RAI. 

Nell'ultima puntata di "che tempo che fa" ha dato una rispolverata a tutto il suo repertorio: espressioni da facocero rissoso, cantilene strappa-nervi in stile Sgarbi, risposta a domanda diretta con altre domande a caso, ignoranza delle regole (anche quelle della buona creanza) di rango gelminiano ed una concezione della democrazia plasmabile a piacimento. 

Di recente era balzato agli onori della cronaca per aver dichiarato che il gruppo del Pdl avrebbe votato compatto la Sfiducia al Governo salvo poi essere smentito nel giro di mezz'ora da tutto il partito (e da se stesso). 

Un mammifero qualsiasi, dotato di una minima dose di senso della vergogna, avrebbe quantomeno cercato di fare dell'autoironia (nell'ipotesi in cui non fosse riuscito a trovare aperto un rivenditore di cilici) e invece lui no: ha cercato di dire che il ribaltamento della decisione è stato il frutto di un dibattito democratico all'interno del partito. 

Tralasciando il fatto che l'espressione "dibattito democratico" ha causato attacchi di orticaria a mezzo Pdl e costretto a "googelare" i due termini all'altra metà, qualcuno spieghi al brillante Renato che nel tempo intercorso tra il suo "no" e l'altrui "sì" non c'è stato che lo spazio per un classico colpo di testa di Berlusconi (ah già, sarà questo il "dibattito democratico" di brunettiana concezione...). 

Il fatto che sia stato Ministro la dice lunga sull'involuzione della Repubblica. 

Il fatto che sia il capogruppo del Pdl alla Camera (con Mariastella Gelmini sua vice vicaria) la dice lunga sulla qualità degli eletti del terzo partito italiano. 

Il fatto che continui ad essere così tanto presente in TV (e alla RAI) la dice lunga su quanto sia grande la necessità di un aumento di qualità del servizio pubblico. Non servirebbe molto: rimpiazzarne le apparizioni con Alvaro Vitali costituirebbe un netto step!