Politics | Lavoro

“Esiste un piano?”

È quello che il Team K chiede alla giunta sull’occupazione. “Le misure anti-crisi hanno una scadenza. La politica lavori insieme per trovare soluzioni. Noi ci siamo”.
Team K
Foto: Team K

È arrivato ieri sera, 12 ottobre, il via libera della Camera al Decreto agosto che contiene “misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” per un totale di 25 miliardi di euro. Fra i punti cardine del provvedimento anti-crisi Covid, che viene ora convertito in legge, ci sono la proroga della cassa integrazione, il blocco dei licenziamenti e il rinvio dei versamenti fiscali. Misure che però hanno scadenza breve (fine anno). “C’è dunque un piano per sostenere i lavoratori?”, è la domanda che il Team K rivolge ora alla giunta provinciale.

 

In loco

 

In Alto Adige nonostante l’alto tasso di occupazione, anche prima della scure del coronavirus, molte persone - come ha evidenziato ieri anche la Caritas a colloquio con l’assessora provinciale alle politiche sociali Waltraud Deeg - avevano a malapena un reddito sufficiente a coprire l’attuale costo della vita, mentre molte altre erano solo al di sopra della soglia di povertà grazie ai sussidi statali, sottolinea la compagine guidata da Paul Köllensperger. La pandemia ha aggravato la situazione. “In molti hanno potuto contare sugli aiuti provinciali, che però consistono in gran parte in garanzie sui prestiti, che si tradurranno quindi in debiti e pagamenti rateali da rimborsare e tutto questo in un contesto difficile per l’economia e con la prospettiva eventuale di un aumento delle tasse”,  così Köllensperger.

 

Oltre gli steccati politici

 

Esiste il rischio concreto che sempre più persone scivolino al di sotto della soglia di povertà, a causa del previsto calo del tasso di occupazione. A questo proposito la prima forza di opposizione in consiglio provinciale ricorda come nel suo barometro estivo, l’Afi-Ipl, l’Istituto Promozione Lavoratori, abbia registrato una diminuzione di quasi il 7% del numero di occupati, di cui il 31% nel solo settore alberghiero e della ristorazione. “Sono soprattutto i collaboratori stagionali a dover affrontare un futuro incerto, perché chissà come andrà la stagione invernale o addirittura se ce ne sarà una”, afferma Maria Elisabeth Rieder.

L’Afi-Ipl ha inoltre riferito che un calo negli altri settori potrebbe essere evitato solo con misure di compensazione salariale che però “scadranno presto e chiediamo alla giunta provinciale come si pensa di andare avanti dopo", ribadiscono Köllensperger e Rieder che insistono su una serie di quesiti: si è instaurato un dialogo con i datori di lavoro e i dipendenti? Le parti sociali sono coinvolte? Quali sono i piani per il prossimo futuro?
L’invito, rivolto a tutte le forze politiche, è quindi quello di lavorare insieme per trovare soluzioni. “All’inizio della legislatura - conclude il Team K- il Landeshauptmann Kompatscher ci ha invitato a lavorare insieme e noi siamo sempre disponibili a farlo”.