Come si fa il blogger? Ve lo spieghiamo noi!
Chi l’ha detto che l’Alto Adige non è “web friendly”?
Sabato 15 novembre nella sala St. Pauls dell’Hotel Four Points Sheraton di Bolzano, andrà “in onda” Bdiblogger, un evento dedicato alla figura del blogger, alle sue peculiarità, alla sua influenza all’interno delle aziende e a tutte le curiosità che riguardano quella che sta diventando una delle professioni chiave della comunicazione 2.0.
L’incontro si svolgerà dalle 8.45 alle 17 con gli interventi di sette prestigiosi relatori: Sebastiano Zanolli, Lorenzo Viscanti, Flavia Rubino, Riccardo Esposito, Alessandro Giuliani, Giusy Barbato, Simone Magnani; e dalle 17 alle 19 con un workshop per le aziende.
Balzamà, ci parli di questa iniziativa.
L’evento si rivolge al mondo dei blogger, analizzandolo a 360° e dando qualche indicazione su come aprire un blog, come gestirlo, come farlo funzionare e su come ci si comporta in rete, perché dal momento che ci sono sempre più persone che si improvvisano blogger, a volte gettando anche un certo discredito sulla categoria specie su chi fa questo lavoro per le aziende, nasce l’esigenza di mettere un po’ d’ordine sulla questione.
Come ha risposto il Sudtirolo a questa iniziativa?
C’è una varietà molto ampia di aziende che si sono iscritte all’evento - del resto arriveranno blogger da tutta Italia - perché il mercato si sta aprendo sempre di più verso questi canali e Bolzano si è dimostrata molto attiva al riguardo. Anche la categoria dei giornalisti si è interessata al progetto per conoscere meglio questa realtà, senza contare che molti blogger arrivano proprio dal mondo della carta stampata.
Entriamo in argomento, quant’è importante oggi per un’azienda adottare un blog, quali sono i benefici in questo senso?
Il blogger aziendale fa principalmente “storytelling”, quindi racconta l’attività dell’azienda dando visibilità ai suoi punti di forza; un buon blog inserito in un piano marketing ben strutturato dà sicuramente ottimi risultati. Non bisogna sottovalutare, inoltre, che i costi di un blog sono più contenuti rispetto alle campagne pubblicitarie standard e c’è il valore aggiunto dell’interattività, che è legata a filo doppio ai social network, con la possibilità per gli utenti di commentare e fare domande.
Come fanno le aziende a capire qual è il blogger che fa per loro?
Questo sarà uno dei temi dell’evento, non tutti i blogger possono essere interessanti per un’azienda né possono avere un grado di influenza e autorevolezza tale da garantire un lavoro ottimale. Dipende anche da come si sfruttano certi canali e dall’idoneità che questi hanno rispetto alle specifiche dell’azienda; se un blogger ad esempio ha la possibilità di ottenere un numero elevato di like su facebook, reali e non comprati, coinvolgendo l’utenza giusta, questo diventa senz’altro un servizio prezioso che si può inserire nell’offerta al cliente.
Quali sono, allora, gli errori più frequenti che si incontrano nel fare blogging?
Il blog non deve essere curato in maniera approssimativa, deve essere scritto bene, deve usare immagini suggestive stando sempre attento a seguire però un codice deontologico ben definito, specie per quanto riguarda il copyright delle foto. Bdiblogger del resto non è fatto per difendere la categoria dei blogger ma per tutelare un certo tipo di professionalità.
Perché il blogger è ormai un modello di business a tutti gli effetti.
Esatto, e un blog fatto male può creare dei gravi danni. Per questo molte aziende stanno investendo anche nella formazione di queste figure professionali che siano in grado sia di comunicare sui social sia di tenere un blog.
Come si è evoluto il concetto di comunicazione negli ultimi anni?
All’inizio c’è stata un’invasione indiscriminata dei social, ora si riesce a intuirne meglio l’uso, distinguendo il social come momento di svago e il social come piattaforma di lavoro. La comunicazione si è trasformata perché utilizza canali più veloci e ha un riscontro immediato.
Quali prevede che saranno le tendenze nel settore della comunicazione da qui al prossimo futuro?
Le aziende stanno investendo molto nei video, che sono il trend del momento, anche se i costi sono piuttosto elevati sia in termini di produzione sia per la campagna di seeding che serve a far arrivare il video all’utente finale. E poi naturalmente ci sono i blog, e soprattutto i “corporate blog” all’interno delle aziende, le quali stanno capendo che è arrivato il momento di “mostrarsi”, di aprire le porte a questi scrittori del web, e lo fanno ben consapevoli del fatto che i blogger, se sono seri, scriveranno le loro valutazioni in totale autonomia e senza alcuna pressione.
Per maggiori informazioni su dettagli e iscrizioni è possibile visitare il sito di Bdiblogger.