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Gerhard Sulzberger: "Numeri stellari anche grazie a open source"

Il membro del team infrastrutture di Runtastic, ospite della quindicesima edizione della SFScon, ha illustrato i vantaggi dell'utilizzo di tecnologie open source
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Una platea gremita di giovanissimi, relatori da tutta Europa, momenti di confronto tra esperti. Si apre così la quindicesima edizione della Free Software Conference, che, come di consueto, si svolge nella sede del TIS Innovation Park a Bolzano. A dare il via alla manifestazione, il presidente del TIS, Nikolaus Tribus: “Si tratta di una conferenza fondamentale per noi tutti, perché il tema del software libero continua ad assumere importanza per la società e di conseguenza per la nostra regione e la nostra community. Abbiamo iniziato nel 2004 parlando di open content - ricorda Tribus -  allora si discuteva di Wikipedia: nessuno ne aveva mai sentito parlare, mentre oggi è uno strumento fondamentale per tutti gli utenti. Nel 2011 abbiamo parlato di open data, e oggi si parla addirittura di big data. Siamo circondati dall’ innovazione. Abbiamo inoltre qui tanti sviluppatori e ricercatori altoatesini, della nostra regione, che ci parleranno dei loro progetti e varie aziende locali e questo mix è importante. A proposito del nostro futuro - ha aggiunto Tribus - noi stiamo ristrutturando il nostro centro, e come molti sapranno ci sarà un’azienda nuova, Idm - Innovation development and marketing. Questa sarà quindi l’ultima conferenza del software libero del TIS però non sarà l’ultima conferenza internazionale, il prossimo anno saremo di nuovi qui, ma con un nuovo marchio - ombrello”. 

Primo relatore della mattinata, Gerhard Sulzberger, del team infrastrutture di Runtastic. In tanti avranno sperimentato l’app che permette di tracciare le attività sportive attraverso la tecnologia Gps, fornendo mappa del percorso, chilometri percorsi, velocità e calorie consumate e dando la possibilità di condivide le proprie performance sportive sui social network. In pochi, però, sapranno che la nota azienda fondata nel 2009 con sede in Austria, in una piccola cittadina nei pressi di Lienz, da alcuni mesi acquisiti dalla Adidas, deve i suoi numeri di successo anche all’utilizzo della tecnologia open source. “Al momento - ha spiegato Sulzberger - contiamo 160 milioni di download, 75 milioni di utenti registrati, 150 collaboratori; nel 2012 eravamo un team di appena venti persone; da poco siamo stati acquisiti da Adidas e abbiamo lanciato una nuova applicazione, Runtastic results. Nel corso del tempo Runtastic ha utilizzato diverse tipologie di tecnologie open source: Mysql, Linux, Virtualization, Vms. Nel 2013 c’è stata una svolta deicisiva: abbiamo infatti iniziato con un nostro server, fatto di due data center, tutto basato su Ubuntu. È stato un passaggio che inizialmente non avevamo previsto: nel 2012, infatti, pensavamo di riuscire a lavorare col sistema di allora per due anni, ma le cose sono poi cambiate, abbiamo dovuto rendere scalabile rapidamente il prodotto, non essendo però ancora standardizzati. Avevamo davanti diverse possibilità, ma per noi era importante che la tecnologia fosse open source: alla fine abbiamo optato per Kvm e questa è stata la scelta migliore. Per la parte riguardante i cloud, abbiamo invece scelto Open Nebula mentre per la programmazione utilizziamo Ruby: se andiamo a guardare l’interfaccia web di Runtastic notiamo subito che è molto semplice nel suo utilizzo. Circa i database, abbiamo invece optato per Data Base Mongo DB, anche perché abbiamo avuto la possibilità di collegarlo con Open Nebula. L’esperienza di Runtastic mi suggerisce di darvi un consiglio: all’inizio si parte sempre con grande entusiasmo, ma attenzione all’ambito amministrativo perché non tutte le soluzioni sono facili da implementare”. Sulla recente acquisizione da parte di Adidas, infine, Sulzberger commenta: “Come startup non credo cambierà nulla, al momento siamo ancora completamente liberi in tutte le nostre decisioni”.