La Rete dei consultori compie due anni
Il 13 novembre 2019 i consultori Aied, L’Arca, Kolbe, Lilith e Mesocops hanno annunciato la nascita di un nuovo percorso collettivo denominato “Rete dei consultori della Provincia di Bolzano”, una collaborazione rivelatasi vincente soprattutto con l’avvento della pandemia e del lockdown, che ha stravolto anche in questo caso la quotidianità dei servizi rendendo necessaria una riorganizzazione veloce ed efficace delle prestazioni offerte. “Quest’alleanza ha fatto la differenza ma è con il Covid-19 che si è rivelata davvero fondamentale - spiega la presidente di Aied, Silvia Camin -. In realtà, con i consultori presenti sul territorio c’è sempre stato un confronto ma è negli ultimi due anni che abbiamo sentito l’esigenza di unirci in rete e dare il via a un vero coordinamento, al fine di migliorare la nostra offerta, facilitare i rapporti con gli enti finanziatori, Provincia in primis, e rendere più visibile a tutti e tutte la nostra esistenza. Ciascun consultorio - specifica Camin - rimane autonomo nelle proprie scelte gestionali ma abbiamo voluto strutturare una collaborazione che si è rivelata lungimirante . Il Covid-19 ci ha messo a dura prova ma l’essere in rete ci ha permesso di lavorare e reagire in maniera più efficace, grazie a uno scambio reciproco di conoscenze e buone pratiche”.
L’emergenza pandemica ha fatto sì che anche i consultori si dovessero attivare per rispondere a richieste e modalità di lavoro diverse dall’ordinario: sono stati garantiti i principali servizi in modo continuativo, avvalendosi - ove necessaria e possibile - della modalità online, in particolare per attività rivolte a gruppi e consulenze, mentre hanno continuato a svolgersi in presenza le prestazioni ostetrico-ginecologiche.
Nell’ultimo periodo sono aumentate in maniera esponenziale le richieste di prestazioni, superando ampiamente l’offerta al momento disponibile e determinando lunghe liste di attesa, soprattutto per i servizi di consulenza psicologica: “Servono più risorse per riuscire a far fronte a tutte queste nuove e urgenti situazioni di fragilità, che devono essere sostenute oggi più che mai - aggiunge la Presidente -. La pandemia ci ha insegnato che non ci si può limitare a intervenire nella fase più acuta. La sfida maggiore per i prossimi anni sarà continuare a investire nella prevenzione.