Doppio salto mortale

La polemica era stata sollevata su Facebook qualche giorno dal consigliere regionale del PATT Lorenzo Baratter.
Il consigliere regionale aveva puntato il dito contro il presidente di Trentino Riscossioni Alberto Rella, ex consigliere regionale per il Pci ed ora iscritto al PD ma - attenzione - incredibilmente proprio lui titolare di un ricorso contro la nuova legge sui vitalizi.
Baratter aveva chiesto il ritiro del ricorso oppure le dimissioni dalla presidenza dell’ente.
A stretto giro era arrivata la risposta non del presidente ma del direttore di Trentino Riscossioni Stefano Riccamboni. Che aveva espresso un messaggio forte e chiaro: “nessuno sconto e Rella farebbe bene a dimettersi”.
Com’è andata a finire?
Ebbene: Rella ha ritirato il ricorso, ma ci ha messo una settimana a decidersi e - soprattutto - si è tenuto la poltrona.
Questo il comunicato emesso da Trentino Riscossioni.
«Il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale della società Trentino Riscossioni, ad unanimità, stigmatizzano il pesante attacco di questi giorni verso la società e il suo Presidente. Intendono testimoniare la vicinanza, la stima, la solidarietà umana e professionale nei confronti di Alberto Rella, apprezzare il lavoro e l’impegno profuso in questi anni di avvio della società della quale il Presidente è stato interprete attento, tenace e attore primario per garantire al Trentino una società all’avanguardia in Italia. Si prende altresì atto del ritiro del ricorso da parte del Presidente Rella che, pur non necessario, esclude ogni possibile interpretazione sull’eventuale conflitto di interessi. Il consiglio ringrazia il Presidente per l’ulteriore grande sensibilità dimostrata»
Baratter und der PATT
Baratter und der PATT scheinen bei den unvertretbaren Politikerprivilegien reines Haus zu machen, was man von Südtiroler Parteien (mit Ausnahme von Köllensberger) nicht behaupten kann.