Cambiare si puó. E anche in meglio.
Molte attività economiche sono a fine corsa e forse non si riprenderanno piú. I casi si moltiplicano a migliaia e chi ne è colpito si chiede, disorientato, cosa fare. Per un pó, la nostalgia dei bei tempi andati, la fa da padrona. L’idea di cambiare rimane solo sullo sfondo, come “ultima ratio”, e ció è umanamente comprensibile. Prima resistere, resistere e poi, eventualmente, cambiare. Ma ci sono tanti begli esempi in giro che incoraggiano il cambiamento e fanno ben sperar per il dopo-crisi. Uno ce l’ho sotto casa ed é il mio benzinaio. Mano a mano che si sono ridotti i consumi di benzina e che i clienti hanno cominciato ad ordinarsi le gomme dell’automobile direttamente tramite internet, ha capito che non c’era futuro per la tradizionale pompa di benzina e si é trasformato gradualmente in un’officina di riparazione e vendita di biciclette. Lo vedo felice, apprezzato dai clienti e mi dice che gli affari gli vanno bene. Nessuna nostalgia del passato, buone prospettive per il futuro, piú “green economy” nel quartiere. Cambiare si puó. E anche in meglio.