Politics | Petizione

Scartare il modello ITALICUM

La Consulta il 25 gennaio 2017 ha bocciato solo una parte della legge elettorale per la Camera, lasciando in piedi alcuni dei suoi aspetti più criticati:
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

il premio di maggioranza e i capilista bloccati. La Corte ha detto NO solo al ballottaggio e alla possibilità di scelta del collegio nel caso di candidature plurime. Per ora resta in piedi quindi il premio di maggioranza di 340 seggi su 617 seggi (esclusi quelli dell’estero) per il partito che raggiunge il 40% dei voti e i capilista scelti dai partiti.

Spetta al Parlamento in questi mesi raddrizzare la normativa elettorale vigente, oltre che armonizzare i sistemi ora diversi fra Camera e Senato. Altrimenti resterebbe in piedi la difformità fra il sistema ipermaggioritario della Camera e il CONSULTELLUM proporzionale del Senato. Il Comitato nazionale del NO al referendum ha ribadito i punti centrali di tale revisione, lanciando una petizione al Parlamento che ognuno è invitato di firmare.

Sono tre le modifiche minime che si chiedono: che si rinunci ad ogni forma di premio di maggioranza, che si rinunci ai capilista bloccati e alle candidature multiple. Il premio di maggioranza è inaccettabile perché con la soglia del 40% si arriverebbe ad attribuire alla lista vincitrice oltre 90 seggi in più rispetto ai voti ottenuti. Si creerebbe una profonda divaricazione fra la volontà dei cittadini e la composizione del Parlamento.

Inaccettabile altresì il sistema dei capilista bloccati che toglie e restringe la libertà di scelta degli elettori. La grande maggioranza dei deputati verrebbe nominata dalle centrali dei partiti senza reale appoggio da parte dell’elettorato. Il terzo punto riguarda le candidature multiple che invece sono già state dichiarate incompatibili con la Costituzione.

Il Comitato nazionale del NO, forte dell’esito del referendum del 4 dicembre scorso, insiste sul principio della piena rappresentatività del Parlamento, del rifiuto del carattere oligarchico dei partiti, insiste nella libera di scelta fra i candidati, l’uguaglianza dei cittadini nell’esercizio del voto. Non presenta una formula magica per il sistema elettorale, ma, oltre questa petizione, intende mobilitare i suoi 750 comitati sul territorio in un impegno capillare per una legge elettorale più equa e democratica.

La petizione può essere firmata sulla Piattaforma Change Org (accedendo al link https://www.change.org/p/restituire-la-sovranit%C3%A0-agli-elettori).