Più di 27mila gli stranieri in Alto Adige

Sono, per la precisione, 27.148 i permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Bolzano al 31 dicembre del 2014. Lo attesta l’Astat su elaborazione dei dati del Ministero degli Interni. Si tratta di appena un 1,3% in più rispetto all’anno precedente determinando, nell’ultimo periodo, un notevole ridimensionamento del trend crescente di afflusso di immigrati regolari: nella fascia 2009-2011 il tasso di crescita si attestava in media al 12,1%, nell’ultimo triennio risulta significativamente inferiore (2,0%). Va detto che nel permesso di soggiorno si registrano oltre al titolare anche i bambini e gli altri parenti; nello specifico si tratta di altre 9.166 persone, per lo più minori (97,3%) che in questo modo soggiornano anche loro regolarmente in Alto Adige. Sono perlopiù giovani gli immigrati regolari provenienti da paesi extracomunitari, hanno infatti mediamente 31,6 anni (mentre l’età media dei cittadini italiani residenti si attesta a 42,8 anni). Un dato che può essere spiegato dal fatto che ci sono molti bambini sotto i 15 anni i quali costituiscono quasi tre quarti di tutti gli stranieri extracomunitari presenti sul territorio.
Appare invece più o meno equilibrata la distribuzione di genere: fra i titolari di permesso di soggiorno 13.958 (51,4%) sono maschi e 13.190 (48,6%) femmine; il rapporto di mascolinità risulta quindi pari a 106 uomini ogni 100 donne. Analizzando la situazione nel dettaglio emergono tuttavia differenze tra gli stati di provenienza e i motivi di soggiorno, evidenziando diversi schemi di migrazione dei due sessi. La maggior parte dei titolari di un permesso di soggiorno è sposata (59,6%), quota che cresce con l’aumentare della durata del soggiorno: il 45,0% per i nuovi arrivati, il 64,1% per coloro che soggiornano qui da lungo tempo.
I motivi principali che spingono gli immigranti a scegliere l’Alto Adige come “nuova casa” sono familiari (46,9%) e l’esercizio di un’attività lavorativa dipendente (44,0%). In questo contestosi notano però notevoli differenze di genere: Molti più maschi che femmine richiedono un permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato o autonomo, e cioè circa il 60% dei richiedenti di sesso maschile rispetto a circa il 30% delle femmine. Al contrario due terzi delle donne (67,7%) giungono qui principalmente per motivi familiari, mentre questo vale solo per il 27,1% degli uomini. Comunque non è escluso che svolgano un’attività lavorativa anche coloro che sono immigrati per motivi familiari.
Il numero di rifugiati che godono di asilo politico rimane contenuto (331). Oltre ai profughi riconosciuti, altre 181 persone hanno presentato domanda di asilo, 301 persone sono sotto protezione internazionale ed altre 175 sono stati accolti in provincia per motivi umanitari. In totale, si tratta di meno di 1.000 persone, solamente il 3,6% rispetto a tutti gli altri aventi diritto di soggiorno.
Quasi la metà degli stranieri in possesso del permesso di soggiorno proviene da paesi europei non appartenenti all’UE (48,8%), un quarto proviene dall’Asia (25,2%), il 17,9% dall’Africa, l’8,0% dall’America e lo 0,1% dall’Oceania. Il sesso femminile predomina tra gli immigrati europei ed americani, mentre tra gli asiatici e gli africani gli uomini sono in maggioranza. Le nazioni più rappresentate sono l’Albania con 4.601 cittadini, il Marocco (2.872) e il Pakistan (2.554). Seguono, con più di 1.000 persone, la Macedonia, il Kosovo, l’Ucraina e l’India.
Va ricordato che in merito alla delicata questione dei richiedenti asilo, diverse sono le interrogazioni presentate dai Verdi in consiglio provinciale, nello specifico relative alle quote statali e provinciali e alle cosiddette categorie “fuori quota” e all’assistenza sanitaria.
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