La proporzionale fa il tagliando
I criteri per l’assegnazione delle case popolari in provincia di Bolzano sono sempre stati un tormentone politico ed etnico. E si comprende il perchè: nuovi insediamenti, nuovi alloggi pubblici, nuovi cittadini e diversi equilibri etnici. E’proporlo il tema delle case popolari il casus belli che manda a gambe all’aria il primo Statuto di Autonomia ed apre un periodo di conflitti etnici pesanti, risolti poi solo con il secondo Statuto di Autonomia. Allora, negli anni ’60, lo Stato finanziò la costruzione di 1.000 nuovi alloggi a Bolzano (quartiere Cep, Oltrisarco). Unico criterio di assegnazione, quello del fabbisogno dei richiedenti. Per gli italiani, una buona iniziativa di carattere sociale, per i sudtirolesi uno strumento per favorire una nuova ondata immigratoria dalle altre regioni italiane e la “Todesmarsch” del gruppo tedesco.
Il compromesso fu raggiunto con la introduzione della proporzionale etnica, temperata dal fabbisogno, nella assegnazione degli alloggi.
Oggi, 2019, l’attenzione dell’opinione pubblica è alta per verificare quanti alloggi pubblici vengono assegnati ai cittadini stranieri immigrati. Questa volta il fronte è comune, tedeschi e italiani, ladini si domandano :”Quanti alloggi ricevono gli stranieri”?. La Provincia e l’Ipes rispondono e rassicurano :”Ai cittadini extracomunitari andrà nel 2019 il 5,15% dei fondi disponibili”. La proporzionale è rispettata! La proporzionale etnica viene criticata, dichiarata superabile, ma torna sempre in auge a seconda dei diversi interessi di gruppo.
Abbasso la proporzionale, viva la proporzionale!
(www.albertostenico.it)