Politics | Elezioni.

Prigionieri della nostra specialità.

Bolzano rischia grosso, anche a causa dell'attuale sistema elettorale.
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“Ma perchè non si può fare anche qui come in Germania?”, mi dice un amico di lingua tedesca, commentando la situazione del Consiglio Comunale di Bolzano, con 18 partiti e la difficoltà di esprimere un Sindaco di larga maggioranza. “Uno sbarramento al 5% e due/tre partiti al massimo ed avanti subito ad amministrare la città con chi vince le elezioni”. Gli spiego che qui il contesto è diverso, ma non lo convinco. Stessa cosa mi capita con commentatori italiani che, non assistendo alla tradizionale alternanza tra centro-destra e centro-sinistra come in quasi tutte le città del resto d’Italia, ne sono sconcertati. A Bolzano non possiamo assimilarci né a nord, né a sud, nemmeno al Trentino. Abbiamo le nostre specialità non solo culturali, ma anche giuridiche, nello Statuto di Autonomia; esso ci impone (saggiamente) di formare le Giunte Comunali con la presenza proporzionale dei diversi gruppi etnici rappresentati in Consiglio. Insomma, democrazia rappresentativa, ma in salsa altoatesina e sudtirolese. Lasciarsi affascinare da modelli elettorali buoni per altre situazioni, non ci porta lontano, come dimostra la pericolosa ripetuta enpasse della politica bolzanina. Occorrerebbe pensare senza tabù ad un diverso e migliore sistema elettorale, in particolare per il capoluogo. Una città speciale, va trattata in modo speciale.