Chronicle | In videoconferenza

“Lo sport riparte, con responsabilità”

Appello di Kompatscher a praticanti e associazioni sulla riapertura degli impianti. “Attività di squadra ancora vietate. Aiuteremo i club sulle perdite”.
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Foto: Unsplash

Un confronto su come ripartire passo passo con lo sport in Alto Adige. Il Landeshauptmann Arno Kompatscher ha incontrato in videoconferenza una cinquantina di responsabili di associazioni e club sportivi sudtirolesi, per un approfondimento sulle possibilità concesse dalla Fase 2 del coronavirus e le precauzioni da tenere. Un accenno da parte del governatore anche al sostegno che arriverà dall’ente pubblico per le società sportive riguardo alle perdite provocate dallo stop alle attività.

 

Le nuove libertà

 

“La nuova legge provinciale riporta nuovamente libertà maggiori in molti settori. Questo vale anche per lo sport” è l’introduzione del presidente, nonché assessore allo sport, che ricorda gli effetti della nuova normativa provinciale. Le questioni di cosa è permesso, cosa non lo è e quali misure di protezione devono essere osservate sono state al centro dello scambio di informazioni, al quale hanno partecipato la direttrice della Ripartizione sport, Marion Markart, il direttore dell’ufficio responsabile Armin Hölzl e la sua vice Laura Savoia.

 

Sparisce l’autodichiarazione

 

Sottolineato il fatto che, secondo la normativa statale, solo gli atleti di alto livello (atleti di interesse nazionale) sono attualmente autorizzati a partecipare ad allenamenti organizzati nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e protezione. Gli sport all’aperto, invece, sono permessi per tutti. L’autodichiarazione non è più necessaria. “Tutte le attività sportive individuali sono possibili. In considerazione dell’aumentato rischio di infezione, gli sport di squadra non possono essere praticati al momento” ha spiegato Kompatscher. Per lo sport vale una distanza di sicurezza di tre metri. Se questa non può essere mantenuta, le vie respiratorie devono essere protette. Fanno eccezione le persone che vivono insieme nella stessa casa.

 

Ok agli impianti all’aperto

 

La nuova legge provinciale consente l’uso all’aperto degli impianti sportivi. Tuttavia, gli spogliatoi e le docce devono rimanere chiusi. Sull’apertura degli impianti sportivi decide il gestore, che è anche responsabile del rispetto delle misure di prevenzione e protezione e dei sistemi di supervisione. “Questo significa che si può aprire un campo da tennis, un campo da golf, un poligono di tiro o una pista da corsa” ha detto il presidente. Sono state discusse anche le possibilità di sostegno finanziario. Il presidente ha annunciato un finanziamento speciale per i club per l’autunno, per tenere conto delle minori entrate derivanti dalle tasse dei corsi, dalle sponsorizzazioni e dagli eventi. Kompatscher ha concluso con un appello alla responsabilità personale e ha invitato gli oltre 900 club e associazioni con più di 151.200 soci e oltre 20.000 dipendenti a diffondere consapevolezza per convivere con il virus.