Economy | Gastbeitrag

Captatio benevolentiae

Questa espressione latina significa 'accattivarsi la simpatia' e sembra piuttosto azzeccata a proposito della questione del restyling della zona della stazione delle autocorriere.

Supponiamo che io partecipi a un concorso per l’aggiudicazione dei lavori per una grande opera pubblica che comporti vantaggi, ma anche qualche svantaggio, per la cittadinanza. Per esempio, chiedo di eliminare un parcheggio che complica la costruzione, il che ovviamente per un certo numero di cittadini è uno svantaggio. Prima che i lavori siano assegnati faccio però una mossa che in apparenza non ha alcun rapporto con il bando: acquisto in un’altra zona della città un terreno più grande del parcheggio da eliminare e dichiaro pubblicamente che lo metterò, gratuitamente, a disposizione dei cittadini orfani del primo parcheggio. Eliminerei così uno degli aspetti negativi della mia offerta all’ente pubblico, il quale non poteva permettersi di fare lo stesso acquisto: il terreno costava troppo, e poi, parcheggiare gratis? A questo punto tutti contenti: automobilisti in cerca di parcheggio, cittadini che vedevano di buon occhio il progetto considerandolo migliore di quello di altri concorrenti, ente pubblico che risparmia un bel gruzzolo di quattrini pubblici senza perdere consensi.

Come definire un’operazione del genere, che non è certo nuova e che i grandi speculatori dell’edilizia utilizzano spesso? Volendo essere generosi, si potrebbe parlare di captatio benevolentiae; volendo essere più severi le parole che potrebbero venirci in mente sono diverse. Per tentare di convincere un intero consesso di amministratori pubblici a fare affari con me, io offro un bel regalo, che soddisfa le loro esigenze e quelle degli elettori che saranno chiamati a riconfermarli. Pressione? Persuasione? Condizionamento? Subornazione (in senso forse non legale, ma almeno lato), magari? O un’espressione più pesante?

Se fossi nei panni di chi, dopo qualche settimana dai fatti, dovesse aggiudicare i lavori, mi sentirei molto imbarazzato. Se li assegnassi a chi ha fatto un bel regalo alla città e all’amministrazione, tutti penserebbero che alla base della mia decisione ci sia il grazioso dono. Se non glieli assegnassi, mi attirerei l’antipatia di chi dovrà rinunciare a parcheggiare gratis in un bellissimo parcheggio e di chi era favorevole alla realizzazione della grande opera secondo il progetto del munifico donatore. 

Una faccenda antipatica. 

 

Bild
Profile picture for user pérvasion
pérvasion Sat, 06/14/2014 - 20:10

Solange das »Geschenk«, wenn wir es wirklich so nennen wollen, der Allgemeinheit zugute kommt, sehe ich daran nichts Verwerfliches. Das hat mit Bestechung nicht im Entferntesten etwas zu tun, die ja darauf abzielt, einer oder mehreren Einzelpersonen einen Vorteil zu verschaffen — damit sie in Ausübung ihres Amtes *gegen* das öffentliche und allgemeine Interesse entscheiden. Würde Benko nur ein Kaufhaus bauen und sich um die sonstigen Anliegen der Bevölkerung (Park, Busbahnhof, Verkehr...) nicht scheren, würde man ihm (zu recht) vorwerfen, nur an einem schnellen Geschäft interessiert zu sein. Dass er als Investor auf seinen Vorteil schaut, ist doch selbstverständlich und kann man ihm nicht vorwerfen, wichtiger wäre es, dass die Stadt(-verwaltung) wüsste, was sie denn will und braucht. Im besten Fall kommt es dann zu einer sogenannten Win-Win-Situation... aber die Gemeinde ist ja offenbar außerstande, die Stadtentwicklung zu planen.

Sat, 06/14/2014 - 20:10 Permalink
Bild
Profile picture for user Christoph Moar
Christoph Moar Sat, 06/14/2014 - 20:31

In reply to by pérvasion

Auch das große Holzpferd, das die Griechen im zehnten Kriegsjahr gegen Troja erbauten und den Bewohnern von Troja als "Geschenk" hinterließen, sollte den Bewohnern von Troja zugute kommen: Schutz von Athene und Rache an Poseidon sollte ihnen dieses Werk sichern. Wir wissen alle, wie es ausging. Die Unkenrufe der Kassandra wurden überhört. Die Stadt wurde Beute der Griechen.
----
"Wie der Aufsatzband „Angriff auf die City” zeigt, gehört es zum System der Entwickler „Geschenke” als trojanisches Pferd zu unterbreiten, um die politische Zustimmung zu erhalten. So wurde in anderen Fällen mit der Errichtung eines Fussballstadions (wie in Münster) oder eines neuen Schwimmbades (wie in Düsseldorf), einer Mehrzweckhalle oder der Erhaltung einer Schlossfassade (wie in Braunschweig) das Projekt „bereichert” und durchgesetzt. Das jeweilige Bedürfnis wird professionell recherchiert, denn es gibt immer etwas, was die Stadt dringend benötigt aber sich nicht leisten kann."
(Mayr Fingerle in seinem Aufsatz hier: http://www.tageszeitung.it/2014/06/06/die-stadt-als-beute/).
-----
:)

Sat, 06/14/2014 - 20:31 Permalink
Bild
Profile picture for user pérvasion
pérvasion Sun, 06/15/2014 - 09:53

In reply to by Christoph Moar

Genau deshalb ist es ja wichtig, dass die Stadt genau weiß, was sie will und was sie braucht. Man darf sich von »Geschenken« keinesfalls vor sich hertreiben lassen... aber sie gehören in die Gesamtrechnung hinein, denn wie bei jedem Projekt muss man Vor- und Nachteile gegeneinander abwägen. Es ist übrigens auch bei öffentlichen Projekten (etwa beim BBT) gang und gäbe, dass Kompensationsmaßnahmen u. ä. ergriffen werden, die nicht unbedingt in direkter Verbindung mit dem eigentlichen Vorhaben stehen.

Sun, 06/15/2014 - 09:53 Permalink