Gentile redazione di SALTO, qualche giorno fa ho letto un’analisi del professor Farneti riguardante la Lega.

Mentre iniziavo a leggere ho pensato “interessante, anche se critica, sarà un’analisi che mi permetterà di capire meglio, di approfondire.” Purtroppo sono rimasto non solo deluso dalla pochezza dell’ analisi, ma soprattutto di analisi non c’è nulla. Si vuole spacciare per analisi lo scritto di un tifoso anti Salvini.

Il “finto statuto della Lega” è quello del movimento politico ad oggi più vecchio in Italia. Se ne possono criticare le idee perché si pensa diversamente, ma semplicemente definire “inutile congressino” quello che da poco ha eletto il suo direttivo e segretario, vuol dire semplicemente non avere presente cosa sia la democrazia. Forse il professore pensa che gli unici congressi che abbiano dignità, siano quelli che condividono le sue idee, mentre tutto il resto va denigrato.

La Lega in Alto Adige è in salute, non ha i numeri di qualche anno fa, ma è presente sul territorio e rimanessero anche solo cinque militanti a portare avanti le sue idee, avrebbe comunque dignità ad esistere e ad esprimersi. Il partito non è ostaggio di nessuno, tanto è vero che costantemente sia a livello locale che a quello nazionale ci si confronta, ci si scontra a volte, ma poi si fa sintesi. Non è che se non andiamo tutti in TV a criticarci l’ un l’altro come avviene spesso in casa PD, ad esempio, vuol dire che internamente non ci sia un dialogo anzi, semplicemente si arriva ad una sintesi. Credo che questo aspetto sia importante e vada perseguito.

Noi pensiamo e vogliamo continuare a pensare in grande. L’accusa di essere solo un movimento di nomine non trova alcuna aderenza alla realtà. I migliaia di militanti che su tutto il territorio nazionale e anche qui in Alto Adige hanno speso tempo ed energie per questa campagna elettorale delle europee meritano rispetto. Ci sono migliaia di persone che con generosità credono nelle loro idee e le portano avanti, con quale diritto Farneti le tratta come incapaci di intendere e volere e quasi soggette alla sola volontà altrui?

Lo invito a confrontarsi con noi, con le nostre idee. I temi che portiamo avanti in Alto Adige riguardano l’autonomia che pensiamo non sia ancora del tutto compiuta, la presenza e la convivenza dei gruppi linguistici, il mondo economico in scacco del caro vita, i costi esorbitanti delle case. Noi parliamo e cerchiamo di difendere quelle persone che anche in Alto Adige faticano a pagare l’affitto o che non arrivano alla fine del mese. Ci stanno a cuore quei giovani che non si riconoscono più nella nostra terra e fuggono in altri territori e ad oggi siamo incapaci di trattenerli. Le piccole e medie aziende che a volte non trovano sbocco e possono essere ancora più incentivate a crescere.

Se vuole il professor Farneti lo invito a confrontarsi su questi temi, ma la prego professore, non da tifoso, ma da critico della teoria politica.