“Nessun limite dei 30 all’ora”
Interventi a favore della mobilità pedonale, nei quali rientrano i progetti Pedibus per l’accompagnamento dei bambini a scuola che passeranno da 6 a 10. Ancora, il potenziamento della rete ciclabile, grazie alla realizzazione di nuovi tratti di piste dedicate, fino all’aumento dei posteggi per le biciclette, vedi l’installazione di rastrelliere presso le scuole. Sono le misure - che verranno comunicate nel dettaglio questa settimana - del piano straordinario per la viabilità anti-Covid approvato dalla giunta comunale di Bolzano. La novità principale è l’assenza del limite dei 30 chilometri orari nelle strade in cui sono situate le scuole, un provvedimento caldeggiato dall’assessora Marialaura Lorenzini (Verdi) che però non è passato. “Nessun divieto, ma metteremo i dissuasori presso gli istituti scolastici per far rallentare i mezzi” afferma Renzo Caramaschi riassumendo l’esito della discussione tra sindaco e assessori.
A piedi e in bici per evitare il virus
Il piano adottato dal capoluogo altoatesino rientra nelle indicazioni rivolte a tutti gli enti locali dal governo, che attraverso un fondo ad hoc sostiene gli interventi che possano scoraggiare un’eventuale ripresa del contagio quando con la ripresa delle scuole a settembre il traffico tornerà alla “normalità”. Gli investimenti nella mobilità individuale, in questo caso green, servono anche per evitare un aumento incontrollato del traffico privato su gomma e per ridurre la pressione sui trasporti pubblici nell’eventualità di una seconda ondata in autunno del virus che comunque resta presente anche in Alto Adige, come dicono i dati aggiornati.
Un obiettivo molto importante è contenere l’aumento della mobilità privata quando riapriranno le scuole (Renzo Caramaschi)
A livello finanziario Bolzano potrà contare su 600.000 euro in due anni concessi dallo Stato, 270.000 euro quest’anno e 320.000 il prossimo. Verranno riservati soprattutto per le rastrelliere per le biciclette nelle scuole.
“L’attuale situazione di emergenza sanitaria - spiegano Renzo Caramaschi e il vice Luis Walcher -, dovuta alla diffusione del virus Covid-19, ha determinato l’esigenza di adottare provvedimenti atti a garantire spazi adeguati per la mobilità individuale a piedi e in bicicletta nel rispetto del reciproco distanziamento, nonché di favorire tali forme di mobilità per evitare un’esplosione del traffico motorizzato individuale, Per far fronte a tale situazione, l’ufficio mobilità del Comune ha elaborato un piano straordinario di mobilità. Un aspetto particolarmente importante riguarda inoltre la gestione della mobilità alla riapertura delle scuole. Sarà infatti necessario garantire la raggiungibilità di tutti gli istituti scolastici in sicurezza per contenere l’aumento della mobilità privata”.
Niente limite dei 30 orari
In attesa dei particolari, Caramaschi ha preannunciato che non sarà introdotto il contestato limite di velocità di 30 chilometri orari vicino alle scuole. Una possibilità che aveva era stata avversata sia a livello politico che dalle categorie economiche. “Solo in prossimità delle scuole - queste le parole del primo cittadino -, laddove possibile, saranno installati appositi dissuasori nei pressi degli ingressi scolastici in modo tale da garantire un rallentamento della velocità dei mezzi motorizzati e conseguentemente una maggiore sicurezza per gli alunni”.
Il limite dei 30 orari? Abbiamo discusso alcuni aspetti e modificato il testo (Un assessore)
No dunque al provvedimento considerato dai tecnici e che aveva l’assenso dell’assessora dei Verdi. Durante il confronto è stato bocciato dai colleghi di giunta. “Abbiamo discusso alcuni aspetti, apportato delle modifiche al testo ed approvato” sintetizza uno degli assessori. Nessuno probabilmente vuole fornire motivi di scontento agli elettori chiamati alle urne delle comunali il 20-21 settembre.