Economy | aumento di capitale

Ora Sasa è all'88% della Provincia

Deliberato l'aumento di capitale. I Comuni di Bolzano, Laives e Merano scendono complessivamente al 12%. La società promette investimenti tecnologici e nuove linee.
Sasa
Foto: Asp

Deliberato ieri (13 luglio) l'aumento di capitale di SASA, la società di trasporto pubblico divenuta “in house” da circa due anni e mezzo. I soci, Comuni e Provincia hanno anche firmato un patto parasociale, che ridistribuisce i pesi all’interno della società. Con l'aumento di capitale la società promette di investire in nuove tecnologie, servizi smart e linee aggiuntive. La base per l'aumento di capitale da parte della Provincia era già stata posta nella legge di bilancio. Con l’operazione il capitale sociale di SASA aumenta di circa 16,7 milioni di euro, passando da 2,8 milioni di euro a 19,5 milioni di euro. Dal 2017 la Provincia detiene circa il 18% delle azioni della società di trasporto pubblico locale SASA; i Comuni di Bolzano 44%, Merano 27% e Laives 11%. La partecipazione provinciale sale ora all'88 per cento. I Comuni avranno rispettivamente il 6,33%, 3,96%, 1,58%.

 

L'assessore alla mobilità Daniel Alfreider sottolinea che questo passo “è un'importante pietra miliare per rendere il trasporto pubblico nelle città e nei dintorni di Bolzano, Merano e Laives ancora più attrattivo. Gli investimenti riguardano da un lato la digitalizzazione dell’azienda, la progressiva trasformazione della flotta verso forme di propulsione sostenibili e lo sviluppo dei servizi verso un'offerta equa, smart e rispettosa dell'ambiente nel trasporto pubblico locale", spiega l'assessore provinciale. “L'aumento di capitale ci permette di pianificare meglio la realizzazione dei nostri progetti e di avere una solida presenza sul mercato dei capitali”, spiega il presidente di SASA Francesco Morandi.

Oltre a deliberare l’aumento di capitale, i soci di SASA hanno firmato anche un patto parasociale. L'accordo assicura, anche per il futuro, il coinvolgimento diretto dei Comuni azionisti della società. “Con l'aumento di capitale si sono creati i presupposti perché SASA possa servire, tra l'altro, anche quelle linee extraurbane che conducono direttamente al centro di Bolzano”, spiega il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, “siccome la progettazione e la realizzazione dei servizi sarà effettuata da un'unica fonte e con una particolare attenzione a mezzi a bassa emissione, il risultato sarà un servizio migliore per i passeggeri e un aumento della qualità della vita per i bolzanini”.

"Questo passaggio è molto importante per rafforzare il nostro servizio pubblico di trasporto. Dopo l’entrata della Provincia, la società ha avuto importanti impulsi,” afferma il Sindaco di Laives Christian Bianchi, “SASA resterà l’interlocutore per la nostra città il che ci permetterà di avere anche in futuro un buon servizio per i nostri cittadini.” “Questo passo segna un percorso importante per un futuro positivo per l'azienda di trasporto pubblico SASA, che già oggi dispone di una delle flotte più sostenibili ed ecologiche d'Italia e d’Europa”, sottolinea il vice commissario di Merano Hermann Berger.

Tra le pochissime voci critiche sull’operazione negli ultimi mesi vi è stata quella del consigliere comunale Claudio Della Ratta, secondo il quale, in sintesi, la Provincia, con il patto parasociale, “oltre ad esercitare il controllo analogo sulle decisioni strategiche e/o gestionali straordinarie e quelle ordinarie di maggiore interesse o comunque più rilevanti, mantiene pieni ed esclusivi poteri in caso di mancato accordo nelle riunioni di coordinamento” (qui l’articolo in cui sono riassunte le perplessità di Della Ratta).