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European Union Youth Orchestra

L’orchestra giovanile europea si presenta sotto la direzione di Zhang Xian.
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“Amor, ch'a nullo amato amar perdona”, e chi ama la classica verrà ricompensato domenica sera (20:30) a Bolzano. È in programma al Teatro Comunale, subito dopo l’introduzione delle ore 19, un concerto che vedrà esibirsi l’Orchestra Giovanile Europea sotto la direzione di Zhang Xian, la piccola ma incredibilmente energica direttore d’orchestra (prima donna a ricoprire questo ruolo in Italia) della Verdi di Milano. In un solo colpo due questioni d’affetto per la città: da un lato la European Community Youth Orchestra, fondata nell’ormai lontano 1978 da Claudio Abbado, cittadino onorario della capitale alto-atesina, dall’altro Zhang Xian, già ospite dell’Auditorium bolzanino l’11 novembre 2014.

Il terzo appuntamento per orchestre di questa rassegna del Bolzano Festival (il prossimo sarà il 21 Agosto sempre con la EUYO) sarà dedicato, come da presentazione ufficiale, a “eroi ed eroine” di Čajkovskij.

In programma  c’è la “pazza” Ouverture Fantaisie (Op. 67a) dell’Amleto, alla quale seguiranno le variazioni Rococò (op.33) per violoncello e orchestra, pervase queste dall’amore di Čajkovskij per chi lo ha fatto “perdere” definitivamente nella bellezza della musica, l’autore del Don Giovanni. Le Variazioni verranno eseguite da Alisa Weilerstein (classe 1982, New York), un talento prodotto da una famiglia di musicisti - padre, madre e anche fratello - che a soli 15 anni si è esibito alla Carnegie Hall di New York dopo aver debuttato due anni prima, con l’Orchestra di Cleveland, proprio su questo lavoro del compositore di Pietroburgo.

Ma ecco che arriva Francesca da Rimini (op.32) composta durante un viaggio, come traspare dallo stile dell’opera, in quel di Bayreuth dove Pëtr Il'ič si trovava, naturalmente, per sentire la musica di Wagner.

Dopo questo uno-due a tratti traumatico, che porta lo spettatore dall’op.33, dolce e dall’ispirazione classica, alla (citazioni comprese) wagneriana Francesca, contraddistinta da passione e forse ancor più da violenza (dopotutto stiamo discendendo agli inferi con Dante e Virgilio, dove un ruspante Minosse ci attende con la sua orribile coda), il pubblico potrà nuovamente rilassarsi grazie alle fantasie fanciullesche a cui riporta “La bella addormentata”. Se lo stesso autore amava l’innocenza di queste fiabe per poter sfuggire ai crucci quotidiani, parte questi di un mondo che troppo spesso non lo comprendeva, ne approfitterà anche l’ascoltatore odierno per sprofondare nella beata goduria del proprio posto a sedere.

Sulle note di questo sogno che portò il principe Desiré a trovare, dopo cento anni di sonno, la bella Aurora, caduta vittima di un incantesimo e assopitasi nel giorno del suo sedicesimo compleanno, per risvegliarla grazie a un semplice bacio, gli amanti di viole, violini, trombe e fagotti potranno tornare a casa nella felice attesa dei prossimi concerti che fino al 5 settembre riempiranno Bolzano di note, di direttori e di musicisti, dopo una serata all’insegna di grandi nomi tutti di nuovo ospiti nella nostra piccola Bolzano.