Politics | Elezioni provinciali

Dopo il Pd, 5 stelle e Lega

Si rinnova la critica di Urzì (AANC) sul rischio sotto-rappresentanza degli “italiani” in consiglio provinciale. Stavolta nel mirino i grillini e il Carroccio.
Landtagsgebäude
Foto: Hannes Prousch

Lo strenuo difensore dell’italianità colpisce ancora. Ne va della rielezione in consiglio provinciale. Alessandro Urzì torna a premere sul tema della sotto-rappresentanza politica degli italiani e la critica, dopo aver colpito nei giorni scorsi la malcapitata Renate Prader, candidata del Pd, ora si fa trasversale. Tre partiti dunque, sostiene il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, che attingono consenso tradizionalmente fra gli “italiani” rischiano di fare eleggere due candidati di lingua tedesca e un ladino. Ovvero, oltre a Prader, Kurt Pancheri per la Lega e Josef Pedevilla per il Movimento Cinque Stelle. “Così è a rischio tracollo la rappresentanza italiana in consiglio provinciale, che scenderebbe ai minimi storici di anche solo due o tre consiglieri, vicini all’estinzione. Che il rischio di fare cancellare la voce italiana in consiglio provinciale (dove si fanno le leggi e si scrive il futuro di questa terra) venga da partiti tradizionalmente italiani è sconcertante”, sottolinea Urzì.

Dal numero di consiglieri italiani dipende quanti assessori italiani ci sono, meno assessori, meno voce in capitolo, meno consiglieri nessun peso nell’ufficio di Presidenza, meno ruolo e meno rispetto

Il timore, inoltre, è che non ci saranno nemmeno consiglieri italiani a sufficienza per dare rappresentanza italiana nelle commissioni legislative.“Dal numero di consiglieri italiani dipende quanti assessori italiani ci sono, meno assessori, meno voce in capitolo, meno consiglieri nessun peso nell’ufficio di Presidenza, meno ruolo e meno rispetto. Anche L’Alto Adige nel cuore nella lista unitaria con Fratelli d’Italia candiderà a titolo di testimonianza dei concittadini di lingua tedesca di cui siamo orgogliosi, ma con la consapevolezza loro e nostra che si tratti però di nobilissimi atti di testimonianza e simbolici per rendere omaggio a un territorio plurilingue ma non per concorrere direttamente alla elezione. Cosa diversa per i candidati di lingua tedesca di punta di Pd, Lega e Cinque Stelle che potrebbero essere inseriti in lista con l’obiettivo di elezione personale, con un danno irreversibile verso i concittadini di lingua italiana”. L’appello è quindi alle tre forze politiche in questione perché “assumano le loro autonome decisioni sulle proprie liste evitando di fare scomparire gli italiani in consiglio provinciale, questo non potrebbe essergli perdonato”.

Nel frattempo, mentre si cerca ancora di convincere la Lega, ancora inebriata dall’andazzo nazionale, a costituire una lista unica di centrodestra L’Alto Adige nel cuore e Fratelli d’Italia si portano avanti con il lavoro costruendo la squadra di candidati. Qualche anticipazione sui nomi: oltre allo stesso Urzì i consiglieri comunali Marco Galateo e Alessandro Forest, il consigliere comunale di Noi per Brennero, che si presenta come indipendente, Giuseppe Sabatelli, il consigliere di circoscrizione di Bolzano Diego Salvadori, Stefano Stagni, Tritan Myftiu, Rosanna Oliveri, Cristina Barchetti, Alfonso Ponticelli, Anna Brando.